Generali, l’ascesa di Kellner: l’imprenditore ceco diventato un grande socio

PRAGA – E’ ora al centro delle cronache Petr Kellner, imprenditore ceco nonché consigliere e azionista di Generali su cui Vincent Bollorè, vicepresidente del gruppo, ha puntato il dito. L’obiettivo è l’opzione put in mano a Kellner, ossia quello strumento secondo cui l’acquirente ha il diritto ma non l’obbligo di acquistare un titolo a un dato prezzo d’esercizio. Ebbene, secondo Bollorè l’opzione put diKellner arriverebbe a 3 miliardi.

Ma chi è Petr Kellner? Secondo il Sole 24 Ore, “il colpo della vita Kellner, 46 anni, sposato con quattro figli e un inizio professionale come rappresentante di fotocopiatrici, lo ha ottenuto proprio grazie al Leone di Trieste di cui è socio con il 2,02% del capitale. Nel 2007 il gruppo triestino acquista il 51 per cento delle sue attività assicurative, confluite nella joint venture, Generali Ppf, e gli concede un’opzione put. In cambio il gruppo guidato da Giovanni Perissinotto ottiene un primato di rilievo – anche se a caro prezzo – sul mercato assicurativo della Repubblica Ceca e di buona parte dell’Europa centrale. Kellner incasserà, invece, 1,1 miliardi di euro e tre anni dopo finalizzerà l’asse con Generali rastrellando il 2,02% delle azioni del Leone e ottenendo una poltrona nel Cda. Kellner, nel frattempo, diventa uno degli uomini d’affari più ricchi di Praga”.

La sua ascesa sembra inarrestabile, arriva a rilevare la maggiore compagnia assicurativa ceca e fa incetta di ex aziende statali negli anni delle privatizzazioni. Il suo “impero” tocca anche il settore degli ospedali, del credito al consumo, dei media, dell’energia.

“Si stringe sempre di più – continua il Sole 24 Ore –  anche la relazione con Generali, che ha destato così tante perplessità da parte di Bollorè e che a fine 2010 ha indotto l’Isvap, l’Authority sul settore assicurativo presieduta da Giancarlo Giannini, a chiedere chiarimenti sulle relazioni di Kellner con il gruppo italiano. Il Leone di Trieste e l’uomo d’affari di Praga investono assieme (con una quota del 38,5%) in Ingosstrakh, primo gruppo assicurativo russo, controllato da un altro oligarca, ma questa volta moscovita, cioè Oleg Deripaska, noto per aver avuto in passato relazioni d’affari non proprio cordiali con lo stesso Kellner. Generali acquista poi una quota anche in una società dell’energia comprata dallo stesso Kellner, la Ep Holding. Insomma, un asse di ferro che rende per ora indolore la minusvalenza sul pacchetto di azioni Generali archiviata nel bilancio semestrale 2010 della Ppf di Kellner: 112 milioni di euro su un valore di 451 milioni”.

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