Generali vende Migdal per 835 milioni: fuori da Israele

MILANO, 7 MAR – Generali vende per 835 milioni di euro la compagnia israeliana Migdal all'imprenditore Shlomo Eliahu, patron dell'omonimo gruppo finanziario, assicurativo e immobiliare di Tel Aviv. Con la cessione del proprio 69,1% di Migdal la compagnia del Leone stima plusvalenze per 103 milioni di euro, una miglior liquidita' e una crescita dei margini di solvibilita' (solvency 1) di 2,4 punti percentuali. Generali aveva preso il controllo nel 1997 di Migdal, compagnia che aveva anche contribuito a fondare nel lontano 1934 unendosi ad alcune famiglie imprenditrici locali.

L'addio ad Israele, realizzato in tempi piuttosto rapidi, segue la scelta strategica del Leone di favorire invece aree geografiche ad alto potenziale di crescita e con bassa penetrazione assicurativa come Est Europa, Asia e Brasile. Israele rappresenta infatti un mercato maturo per il settore assicurativo, con una penetrazione del settore elevata (al 4,7% del pil). Il mercato delle polizze vita, poi, presenta un'alta volatilita', unita a una certa pressione regolamentare. La holding di Eliahu ha tra l'altro un 10% di Bank Leumi, a sua volta azionista con il 10% di Migdal.

Il controvalore della vendita della compagnia israeliana rappresenta un premio implicito per il gruppo di Trieste di circa il 12,6% rispetto al prezzo di mercato di martedi' sulla borsa di Tel Aviv. Cosi', all'annuncio Migdal e' arrivata a guadagnare fino all'8,6% sul listino, per poi chiudere in rialzo del 2,7%. Generali ha invece segnato un rialzo dell'1,62% a Piazza Affari. Migdal, quotata dal 1997, opera nei segmenti vita, malattie, fondi pensione e danni con una rete distributiva di agenti e broker indipendenti, e societa' di distribuzione di proprieta', ed e' attiva anche nei servizi finanziari. Nei primi nove mesi del 2011, ha registrato premi lordi di competenza per circa 1,3 miliardi di euro (1,6 miliardi a fine 2010) con un risultato netto di conto economico di 57 milioni (158 milioni a fine 2010) e un patrimonio netto di circa 888 milioni (934 milioni a fine 2010).

Il prossimo appuntamento per le Generali sara' ora al Cda sui risultati di esercizio del 20 marzo (il 21 l'incontro con gli analisti finanziari), dopo che nel consiglio sui dati preliminari del 24 febbraio ha comunicato una raccolta complessiva dei premi in flessione del 5,5% a 69,2 miliardi.

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