Germania: colosso energetico fa causa contro tassa nucleare

BERLINO – Dopo la svolta antinuclearista del governo di Berlino, il gigante energetico tedesco E.on si mette di traverso: l’azienda ha deciso di fare causa al governo contro il mantenimento della tassa sul nucleare, introdotta nel settembre 2010 dal governo Merkel, a carico dei gestori nucleari. Lo scrive il Wall Street Journal, aggiungendo che anche l’altro grande gestore tedesco, la Rwe, potrebbe fare altrettanto.

La tassa era stata ideata per finanziare lo sviluppo delle rinnovabili in cambio del prolungamento, stabilito allora, della vita delle centrali nucleari. La E.on ha diffuso oggi una nota ufficiale da Duesseldorf: “Il mantenimento della tassa sul nucleare in presenza di una netta riduzione dei tempi di sfruttamento della centrale, solleva problemi giuridici”, si legge nella nota. L’azienda tenterà comunque “di avviare un tavolo di trattativa, per evitare di andare in giudizio”.

L’azienda aveva sperato che, dopo la decisione di Berlino di fare marcia indietro sull’energia nucleare (con la revoca della decisione sull’allungamento di vita delle centrali) il governo avrebbe revocato la tassa sul nucleare. E.on avrebbe dovuto versare allo stato fino al 2016 circa 2,3 miliardi di euro l’anno; con la chiusura di otto reattori la tassa dovrebbe ridursi a 1,3 miliardi di euro. La Rwe, seconda azienda elettrica tedesca, ha detto che “al momento si tiene aperte tutte le possibilità legali”.

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