Battistoni: “Il grado di crisi si misura dalla larghezza delle cravatte”

ROMA – La crisi si può “sondare” dalla larghezza delle cravatte. E’ così che la pensa uno specialista del genere, Gianni Battistoni, intervistato da ‘The Times’ nel suo negozio di Via Condotti, a Roma.

“Noi diciamo – racconta – che la larghezza della cravatta segue l’economia. Durante un boom, le cravatte sono grandi. In tempi di crisi tendono a diventare più strette. Quelle che vanno di moda ora, infatti, sono più sottili”.

Battistoni racconta che di questi tempi le cravatte che vanno di moda misurano 8,5 centimetri nel loro punto più largo. Un indicatore della debolezza dell’economia italiana.

“Normalmente – sottolinea Battistoni – la larghezza delle cravatte va dagli 8cm ai 10cm. Quattro anni fa andavano di moda quelle larghe 10 cm. Se si dispone di una grande economia si può arrivare anche a 12cm”. Ora si è raggiunta quindi una soglia limite, tanto che Battistoni aggiunge: “Spero non diventeranno sottili come i lacci dei toreri”.

Battistoni, il cui padre aprì la boutique di via Condotti 1946, è presidente della Associazione Via Condotti, che rappresenta i negozianti della famosa strada dello shopping di alta classe capitolino. Battistoni testimonia il periodo di grande crisi per i negozianti: “L’economia italiana è stata disattivata per diversi anni. Ora abbiamo un livello non solo di crisi economica, ma anche di crisi psicologica perché tutti hanno molto paura e le misure del nuovo governo non aiutano”.

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