Giovannini (Istat): “Il sommerso sale a 20% escludendo le PA”

ROMA – In Italia l’economia sommersa ”e’ al 17% del pil, se si esclude la pubblica amministrazione, dove non c’e’ economia sommersa, la media e’ del 20%”. E’ quanto ha affermato il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini. La situazione, ha spiegato Giovannini, si differenzia molto da un comparto all’altro: ”Il sommerso e’ al 5% in settori come le grandi banche, la finanza, le grandi utility. Mentre – ha aggiunto – raggiunge picchi del 55-57% negli alberghi, negli esercizi pubblici e nei servizi alle persone”.

”Tassi molti alti – ha continuato Giovannini – si riscontrano anche nelle costruzioni, nel commercio, nell’agricoltura”.     Inoltre, Giovannini nel corso della conferenza stampa per la presentazione del rapporto ‘Noi Italia’, rispondendo alle domande dei cronisti ha spiegato: ”Noi non ci aspettiamo necessariamente un aumento della stima dell’economia sommersa e l’onere della prova per dire che sottostimiamo il livello del sommerso non spetta a noi perche’ la nostra metodologia e’ stata scelta dall’Eruostat e dell’Ocse come lo standard internazionale.

Dopo di che  – ha aggiunto – il mondo cambia e ci sono fenomeni che non cogliamo perfettamente, come per esempio le cosiddette frodi carosello. Ci sono, quindi, aspetti nuovi ma non mi sentirei di dire che per definizione la stima sara’ piu’ alta”.    Riguardo all’evasione fiscale, che ha spiegato Giovannini e’ cosa diversa dall’economia sommersa ”non abbiamo un numero definito” e ”genericamente parliamo 120-130-140-150 miliardi di euro, che e’ un intervallo molto forte e cosi’ facendo non capiamo se facciamo dei progressi”.

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