Giovannini: “Qualcuno gonfia i dati sulla disoccupazione giovanile”

Giovannini: "Qualcuno gonfia i dati sulla disoccupazione giovanile"
Giovannini: “Qualcuno gonfia i dati sulla disoccupazione giovanile”

ROMA – Giovannini: “Qualcuno gonfia i dati sulla disoccupazione giovanile”.  “Non è vero che il 40% dei giovani italiani è senza lavoro, ma in realtà è il 40% dei giovani italiani che sono attivi che è senza lavoro. Attenzione, non è una sottigliezza, è una differenza piuttosto rilevante sul piano politico e della politica economica”: lo ha affermato il ministro del Welfare Giovannini davanti ai giovani industriali. Prima conseguenza, rispetto all’enumerazione a cadenza quotidiana di dati apocalittici sulla disoccupazione giovanile, è che il numero dei giovani disoccupati si circoscrive a 650 mila unità, un numero enorme certamente, ma “aggredibile”, come sostiene Giovannini.

La stima offerta dall’ex direttore dell’Istat e ora titolare delle politiche del lavoro non va derubricata a semplice puntiglio. Sui numeri è bene non essere approssimativi:  quando si dice disoccupazione giovanile, si intende l’insieme dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni che hanno finito (o smesso) di studiare e che cercano attivamente lavoro. Su 6 milioni di italiani in quella fascia di età, quelli che cercano lavoro e non lo trovano sono numericamente pochi: all’incirca mezzo milione.

Altra piccola polemica sollevata da Giovannini è  sul piano occupazione: “Lo sto facendo copiando i giornali perché raccontano continuamente, anche oggi, di un fantomatico documento già pronto, con fantomatiche percentuali di sgravi fiscali che non esiste”. Giovannini ha ribadito che la riforma della legge Fornero va fatta “con il cacciavite e non con la clava”.

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