Google, Apple, Amazon e Facebook coalizzate: intervista ad Eric Schmidt

Eric Schmidt - Ceo di Google

ROMA – Il presidente di Google Eric Schmidt ha annunciato al nascita della “banda dei quattro”, una nuova piattaforma che riunisce le ricerche di Google, le applicazioni di Apple, il commercio di Amazon e il social di Facebook per ridefinire in chiave innovativa il mondo di internet e dell’infotech. Le dichiarazioni di Schmidt, rilasciate durante il convegno “All things digital 9” tenutosi a Ranchos Palos Verde, vicino a Los Angeles,  e organizzato dai giornalisti Walt Mossberg e Kara Swisher del Wall Street Journal, hanno sancito l’esclusione di Microsoft dal progetto, ritenuta non in linea con lo spirito di innovazione del progetto.

L’iniziativa di creazione di tale piattaforma che unirà il meglio dei quattro colossi dell’infotech per offrire agli utenti dei servizi sempre più rapidi  e affidabili rappresenta per Schmidt una sfida facilmente realizzabile, tanto che in un’intervista al Sole24 ore ha dichiarato: “per noi è relativamente semplice sviluppare un nuovo business da un miliardo di dollari”. La crescita prevista nel settore sarà così rapida che difficilmente permetterà l’intrusione dei governi, come teme Nicolas Sarkozy che durante il G8 su Internet tenutosi a Parigi ha invitato alla prudenza, come riferisce Schmidt: “Sarkozy era molto insistente. Mi ha colpito perché nei nostri incontri a porte chiuse lo ha ripetuto più volte, almeno tre volte: sapete, c’è la rivoluzione, ma poi davanti agli eccessi la storia ci dice che alla rivoluzione segue la controrivoluzione”.

Il presidente di Google ha però sottolineato che “il problema è che i governi non capiscono i nostri modelli. E questo potrebbe significare limiti alla diffusione, regole per un veicolo per sua natura globale e il pericolo di una balcanizzazione della Rete su livelli nazionali. E se capiterà davvero c’è da preoccuparsi”. L’evoluzione e la creazione di nuove sfide per il mercato tecnologico costituiscono la principale occupazione di Schmidt, che ha osservato come “in 100 anni siamo passati dalla possibilità per l’uomo medio di non avere alcun controllo sull’informazione a un controllo quasi completo sull’informazione globale. Le sfide che si aprono sono immense… dalla trasformazione delle nostre democrazie alle minacce dei terroristi”.

Un contesto decisamente ampio in cui i “Quattro” pronti a dettar legge rappresentano una valutazione aggregata di 500 miliardi di dollari, oltre che i primi a sentire la necessità oggi di una piattaforma integrata, anche se google è stato l’ultimo a comprenderne l’importanza, specialmetne dell’identità rifiutando dapprima accordi con Facebook: “Mandavo messaggi interni sull’identità, ma poi non ho dato seguito perché ero preso da altre cose e Facebook ha occupato lo spazio facendo cose egregie… L’identità, è straordinariamente importante perché sulla Rete hai bisogno di sapere con chi hai a che fare”.

L’esclusione del colosso Microsoft dalla piattaforma  integrata ha un chiaro significato secondo Schmidt, che come prossimi probabili partner indica Paypal e Twitter, perché “la It (Information Technology) come la conosciamo oggi è vicina alla morte”. Il futuro dell’informazione hi-tech è nella condivisione in remoto, come il sistema S3 della Amazon o con Android di Google, insomma non più hardware e software caratterizzati da complessi sistemi di computerizzazione e di gestione dei dati, ma magazzini in remoto, che si avvalgono della sola “eterea” piattaforma integrata. Steven Sinofsky, il presidente di Windows,  ha commentato l’esclusione dichiarando che  “sappiamo bene come finiscono le bande dei quattro”, anche perché il progetto è ancora al vaglio di questioni legate alla privacy e all’antitrust.

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