Google perde l’8% in Borsa: deluse le aspettative degli analisti

ROMA – Google perde l’8,49% in Borsa, dopo la deludente trimestrale. I giganti dell’hi-tech americani come Intel, Microsoft e Ibm salgono rispettivamente del 2 e del 4 percento. Il crollo in borsa sarebbe dovuto al mercato in crisi in Europa e all’indagine della Ue sull’acquisto della Motorola da parte di Google. L’utile netto nel quarto trimestre sale del 6,3% a 2,71 miliardi di dollari,  o 8,22 dollari per azione, contro i 2,54 miliardi di dollari, o 7,81 dollari per azione, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Esclusi alcuni costi, l’utile per azione si e’ attestato a 9,50 dollari per azione, sotto le attese di 10,5 dollari per azione. I ricavi sono saliti a 10,58 miliardi di dollari, il 25% in piu’ rispetto al 2010. Secondo gli analisti, il rallentamento economico dell’Europa ha pesato sui risultati di Google perche’ ha rallentato le vendite.

A pesare sui conti di Google sono stati gli sfavorevoli tassi di cambio, l’aumento delle spese, le modifiche sui formati delle pubblicita’ e la vendita di piu’ pubblicita’ per i cellulari, che costa meno. Questi fattori alimentano i timori degli analisti sul 2012 di google perche’ si vanno ad aggiungere alle indagini antitrust, al braccio di ferro sulla proprieta’ intellettuale per Android, la concorrenza di Facebook e l’acquisizione di Motorola Mobility.    Page respinge le critiche: non c’e’ nulla di deludente dei risultati. ”Sono molto contento. Abbiamo avuto un buon trimestre, le premesse sono per un 2012 che sara’ un anno fantastico”. Rassicurazioni che non bastano. ”Il quarto trimestre e’ di solito quello in cui Google brilla maggiormente. I risultati sono buoni e indicano che anche Google e’ un po’ mortale” osserva Colin Gillis, analista di BGC Partner.

In linea con le attese invece Microsoft che avanza nelle contrattazioni after-hour. Il colosso di Redmond ha accusato una flessione dell’utile del secondo trimestre dello 0,2% a 6,62 miliardi di dollari in seguito alle minori vendite di Windows e della divisione Windows Live, il cui utile e’ sceso dell’11% a fronte di una riduzione dei ricavi del 6,3%. Flessioni che sono state pero’ in parte controbilanciate dall’aumento in altre divisioni. I ricavi sono saliti del 4,7% a 20,89 miliardi di dollari. Microsoft office continua a crescere mentre rallentano quelle del sistema operativo Windows 7 in attesa dell’introduzione di Windows 8. I ricavi dei servizi online sono aumentati del 10%.

Intel mostra conti solidi. L’utile netto e’ salito del 5,7% a 3,4 miliardi di dollari su ricavi in aumento del 21% a 13,89 miliardi di dollari, in linea con il target identificato da Intel in dicembre in una forchetta fra i 13,4 miliardi di dollari e i 14 miliardi di dollari. ”Il 2011 e’ stato un anno eccezionale per Intel” afferma l’amministratore delegato Paul Otellini. Per il primo trimestre 2012, Intel stima ricavi per 12,8 miliardi di dollari. In crescita anche Ibm che chiude il quarto trimestre con un utile netto in aumento del 4,4% a 5,49 miliardi di dollari e ricavi in aumento dell’1,6% a 29,5 miliardi di dollari. Per il 2012 la societa’ prevede un utile per azione di 14,85 dollari, superiore alle attese.

Gestione cookie