NEW YORK – Il presidente di Google, Eric Schimdt, vuole vendere 3,2 milioni di azioni di Google in suo possesso, per un valore di 2,5 miliardi di dollari.
Le azioni Google hanno aggiornato venerdì 8 febbraio i loro massimi, volando a 785,3 dollari, il 30% in più rispetto allo scorso anno. Le vendite avverranno a intervalli regolari nel corso dei prossimi 12 mesi.
La vendita, resa nota con una comunicazione alla Sec, consentirà a Schimdt di ridurre in modo molto rapido i propri interessi finanziari in Google, società in cui è entrato 12 anni.
L’operazione è in linea con la minore influenza di Schimdt sulla stessa Google. ”Resta impegnato” nei confronti dell’azienda, precisa Google.
Schimdt è stato amministratore delegato di Mountain View per dieci anni, prima di cedere il timone al co-fondatore Larry Page nell’aprile 2011.
L’accelerazione della vendita della propria quota alimenta i rumors sul fatto che Schimdt si prepari a lasciare Google. Mountain View però sostiene che le vendite rientrano nella ”strategia di lungo termine per la diversificazione degli asset e della liquidita”: si tratta di una ‘‘diversificazione di routine degli asset ed Eric resta impegnato in Google”.
Schimdt venederà oltre il 40% della propria quota, ovvero 3,2 milioni di azioni Google sui 7,6 milioni di titoli in portafoglio, ma resterà in controllo di una quota che, in base alla chiusura di venerdì, è valutata circa 3,5 miliardi di dollari, ovvero l’1,3% di Google con il 5% dei diritti di voto.
I co-fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, sono gli unici due manager all’interno di Google a controllare quote maggiori nella società. Page ha l’8,7% e Brin l’8,5%.