Per il secondo anno consecutivo, è il magnate dell’acciaio Lakshmi Mittal l’uomo più ricco della Gran Bretagna, secondo l’annuale graduatoria dei pubblicata dal giornale domenicale Sunday Times. Mittal, 60 anni, presidente e ad della Arcelor Mittal, è nato in India ma è da anni residente in Gran Bretagna.
Nonostante la crisi, secondo il Sunday Times, il suo patrimonio nell’ultimo anno è passato da 10,8 miliardi di sterline a 22,45 miliardi (25,8 miliardi di euro), cioè più che raddoppiato.
Secondo nella graduatoria è l’oligarca russo Roman Abramovic, patron della squadra di calcio del Chelsea, con 7,4 miliardi. Terzo e primo tra i cittadini britannici viene classificato il duca di Westminster, con un patrimonio (in massima parte immobiliare) di 6,75 miliardi di sterline.
Povera Inghilterra: con tutto il loro razzismo e disprezzo per gli stranieri, in testa all’elenco dei più ricchi c’è un indiano, cioè un ex suddito di una colonia e un russo, che vale agli occhi dei benpensanti britannici poco di più, anche tenuto conto della sulfurea origine della sua ricchezza.
La lista dei più ricchi può anche essere letta però in un altro modo: che la Gran Bretagna è diventata un paese che offre grandi occasioni di successo a chi abbia coraggio e capacità imprenditoriale e che ha rotto i vecchi schemi che ingabbiavano le classi. Come un monito di cosa fosse il passato neppur tanto remoto c’è infatti il terzo dell’elenco, il duca di Westminster, cugino della Regina e proprietario del terreno di mezza Londra.
Dall’indagine del Sunday Times emerge tra l’altro che le fortune dei mille uomini (e donne) più ricchi del Regno negli ultimi 12 mesi sono cresciute di quasi un terzo in barba alla crisi. Lo scorso anno, a causa della congiuntura negativa, erano precipitate di 155 miliardi di sterline ma gli ultimi 12 mesi sono risalite di 77 miliardi a un totale di 333,5 miliardi di sterline (385 miliardi di euro).