BERLINO – Per Angela Merkel non è solo una questione di riduzione del debito: i cittadini dei paesi di Eurolandia in difficoltà dovrebbero anche lavorare più a lungo. Secondo la cancelliera tedesca non è possibile che in questi Stati membri si possa andare in pensione prima rispetto alla Germania.
”Non si tratta solo di non fare debiti”, ha commentato oggi la Merkel durante una visita nel Nord Reno-Westfalia. ”Si tratta anche del fatto che in paesi come la Grecia, la Spagna e il Portogallo non si può andare in pensione prima che in Germania – ha aggiunto -, ma tutti dovrebbero impegnarsi subito un po’. Questo è importante”.
La leader conservatrice tedesca ha poi rincarato la dose, attaccando anche quei paesi in cui i lavoratori dipendenti godono di un maggior numero di giorni di ferie rispetto ad altri Stati dell’eurozona. ”Non possiamo avere una moneta unica – ha aggiunto – e alcuni hanno molte vacanze mentre altri molte di meno”.
Interpellato sulle dichiarazioni della Merkel, il vice portavoce del governo tedesco, Christoph Steegmans, ha tenuto a precisare che l’esortazione della cancelliera si riferiva a una risoluzione del Consiglio europeo di fine marzo. Durante il summit di primavera, ha detto, tutti i capi di governo Ue hanno concordato di coordinare meglio le rispettive politiche per dare maggiore stabilità alle finanze pubbliche. E questo vale anche per i sistemi pensionistici dei paesi Ue, ha sottolineato Steegmans. ”Si tratta di adeguare l’effettiva età pensionabile alla legge”, ha detto. E poi: alla base del dibattito c’e’ una ”decisione di tutti i capi di governo Ue”, non ”qualche idea” della cancelliera.