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Grecia, il tempo scade: a che gioco giocano Tspiras e Merkel?

di Warsamé Dini Casali |19 Marzo 2015 14:25

Grecia, il tempo scade: a che gioco giocano Tspiras e Merkel?

BRUXELLES – Grecia, il tempo scade: a che gioco giocano Tspiras e Merkel? A parole la volontà di trovare un accordo tra Grecia e Europa (e l’ex trojka) c’è, tuttavia il tempo stringe. Lo ha ricordato ancora oggi (19 marzo) con apprensione anche il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis: la Commissione lavora “per trovare una soluzione ma la situazione è molto complicata e il tempo sta finendo”. Dombrovskis ha aggiunto che cui non si devia dall’accordo del 20 febbraio e che “è importante che la Grecia applichi il programma e senta il senso di urgenza”.

A che gioco giocano dunque Tsipras e Merkel, cosa fanno per evitare anche un’eventuale Grexident, cioè un incidente di percorso, magari non voluto che spinga la Grecia fuori dall’euro?

Alexis Tsipras, il premier greco, alle prese con una crisi di liquidità interna e dopo aver comunque fatto approvare il disegno di legge del governo per consentire buoni pasto gratuiti per 300mila persone (200milioni di euro) quale soluzione umanitaria, non vuole che l’Europa metta bocca sui provvedimenti politici interni della Grecia.

Non è quello che pensano i creditori, e in particolare Angela Merkel, delusi dalla politicizzazione del confronto impresso da Tsipras: il compromesso con cui il 20 febbraio si sono autorizzati i prestiti ad Atene, sono condizionati all’attuazione di riforme specifiche, per cui se il governo greco vuole spendere più di quanto disponga deve dire dove prende eventualmente i soldi.

“Se non si rispettano gli impegni e le regole, non credo che l’euro possa continuare ad esistere”ha detto il premier finlandese, Alexander Stubb, arrivando al pre-vertice dei leader popolari a Bruxelles. Parlando del mini-summit di stasera sulla Grecia, Stubb osserva che “è in gioco la credibilità” e che “è fondamentale rispettare le decisioni prese all’Eurogruppo del 20 febbraio e attuare tutti gli impegni presi per l’estensione dell’accordo per 4 mesi”.

Il presidente Ue Donald Tusk media: quello di stasera “non è l’incontro decisivo per la Grecia, sono sicuro che nessuno vuole la Grexit e tutti vogliono evitare un ‘Grexident’. Spiegando poi di aver accolto la richiesta di Tsipras di un incontro informale “per evitare una discussione al vertice che poteva scaldarsi un po’ troppo”.

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