Grecia. Europa boccia piano di Tsipras. Crisi Atene al dramma finale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Giugno 2015 - 12:40 OLTRE 6 MESI FA
Grecia. La Ue boccia le proposte di Atene

Grecia. La Ue boccia le proposte di Atene

ROMA –  Il commissario europeo all’Economia Moscovici ha informato il presidente Ue Juncker che le ultime proposte greche non riflettono gli scambi avuti da loro stessi con Tsipras nei giorni scorsi: lo ha detto il portavoce di Juncker. Una bocciatura ufficiale delle proposte greche allontana la possibilità di chiudere l’estenuante trattativa tra Atene e i creditori internazionali con il rischio più che imminente che la crisi finanziaria greca si avvicini pericolosamente a un punto di non ritorno.

Un tweet del ministro delle finanze greco aveva rilanciato una dichiarazione dell’italiano Stefano Fassina: “Fossi Varoufakis non firmerei l’accordo con la Ue”. In realtà a rovesciare il tavolo è stata la controparte, non soddisfatta dalle riforme greche cui sono subordinati i prestiti necessari per le casse vuote della Grecia.

La Commissione europea, anche in vista dell’incontro di oggi a tre Merkel-Hollande-Tsipras, con la chiusura di Moscovici dà sostanza politica all’esasperazione diplomatica per il modo di condurre le trattative da parte dei greci.

“La Grecia ha esagerato – spiegava ieri un combattivo alto funzionario comunitario al Sole 24 Ore – il governo Tsipras non sembra essersi reso conto della gravità, della complessità della situazione finanziaria in cui versa il suo paese. È chiaro che con il suo comportamento durante le trattative in questi ultimi giorni Atene sta perdendo il suo più fedele alleato: la Commissione europea”.

I punti di frizione del piano sono tanti, 10/15. A questo, punto, con la Grecia che tira troppo la corda e la Ue che cerca di evitare default e uscita dall’euro ma che sta anche esaurendo la pazienza negoziale, resta una sola soluzione giuridicamente percorribile per risolvere l’impasse. Rinviare cioè la scadenza del memorandum (scade a fine giugno) per continuare i negoziati ed eventualmente iniziare a versare i 7,2 miliardi che la Commissione intende concedere in cambio delle riforme e dei sacrifici che impegnano la Grecia ma che il governo Tsipras al momento disattende.