BRUXELLES – Tsipras convince il Parlamento greco con la sua proposta all’Europa, ma ora deve convincere l’Eurogruppo. Impresa decisamente più ardua, visto che le premesse sono a dir poco ostili. Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha detto chiaro e tondo che le proposte greche “non sono credibili” e che il governo Tsipras “ha fatto di tutto per minare la fiducia”. Non solo: il ministro tedesco avrebbe persino chiesto una Grexit di 5 anni: 5 anni in cui la Grecia dovrebbe ristrutturare il suo debito prima di rientrare nella moneta unica. Ipotesi alquanto fantasiosa e di difficile attuazione, riportata dal giornale Frankfurter Allgemeine. Ipotesi comunque subito bocciata dall’Unione Europea: “E’ infattibile, il crollo delle banche greche porterebbe a un eventuale collasso di tutto il sistema bancario europeo”.
Inoltre il Wall Street Journal riporta un’altra indiscrezione sulla Germania: l’Fmi, scrive il quotidiano americano, avrebbe proposto che la Grecia ripianasse il suo debito in 60 anni anziché in 30. Raddoppio del tempo che però sarebbe stato bocciato proprio dai tedeschi.
E se c’è qualcuno che guida i cosiddetti falchi dell’Unione Europea, è senza dubbio la Germania. Schaeuble ha detto che i negoziati saranno “incredibilmente difficili” perché le cifre delle proposte greche “non sono credibili”. Poi ha ribadito che un alleggerimento del debito “non è previsto dai Trattati”. E infine ha sentenziato: “Non vedo come potremo raggiungere facilmente un accordo: il Governo greco ha fatto di tutto per minare la fiducia”.
Poche ore prima, Tsipras aveva dovuto vedersela con altri, imprevisti, “nemici” interni: una parte di Syriza (il suo partito di sinistra) ha votato contro le proposte del suo leader o non ha partecipato proprio alla votazione in Parlamento. Votazione su cosa? I parlamentari greci hanno votato sì dunque accettato la serie di proposte del governo che sbloccherà un terzo programma di aiuti internazionali. Il famoso piano Tsipras da presentare alle istituzioni europee.