Grecia. I tre armatori super-ricchi che non pagano le tasse. Storia e patrimoni

Grecia. I tre armatori super-ricchi che non pagano le tasse. Storia e patrimoni
Grecia. I tre armatori super-ricchi che non pagano le tasse. Storia e patrimoni

ROMA – Grecia. I tre armatori super-ricchi che non pagano le tasse. Storia e patrimoni. La classifica Forbes mette in fila, in ordine di ricchezza, i tre uomini più facoltosi di Grecia, tre armatori che assommano fortune gigantesche praticamente esentasse (per legge): Philip Niarchos, Spiro Latsis, Vardis Vardinosyannis, tutti insieme valgono 32 miliardi di euro. Ma perché gli è consentito di non pagare le tasse in Patria? Grazie (diremmo per colpa) di una legge introdotta con il colpo di Stato dei “Colonnelli” del 1967 che consente ai proprietari di navi di non versare un centesimo di tasse sui profitti generati all’estero.

Enrico Marro del Sole 24 Ore, che traccia il profilo di questi tre armatori, riferisce che tra il 2000 e il 2010, sono finiti all’estero 140 miliardi di utili degli armatori, quasi la metà (43%) di tutto il debito greco.Come si fa a non farli pagare? Ci ha provato anche Tsipras con una patrimoniale ma il ricatto degli armatori è insuperabile: ce ne andiamo all’estero, cioè addio posti di lavoro per 250mila greci e 7% del Pil.

Philip Niarchos (11 miliardi e 500 milioni). Il primogenito del celebre magnate greco Stavros Niarchos, storico rivale di Aristotele Onassis. Scomparso nel 1996, Stavros è stato uno degli uomini più ricchi del mondo, con potenti agganci negli Stati Uniti dove sposò la figlia di Henry Ford. La sua flotta di oltre 80 tra petroliere e superpetroliere , cresciuta anche grazie alla crisi di Suez del 1956, era tra le più potenti del Mediterraneo. Il figlio Philip, erede di buona parte della fortuna paterna e ora Paperone greco numero uno, ha sposato una rampolla della famiglia Guinness.

Spiro Latsis (11 miliardi e 400 milioni). Anch’egli “figlio d’arte”: suo padre era infatti il famoso Yannis Latsis, il settimo nato di una poverissima famiglia di 21 figli diventato uno dei più ricchi e potenti magnati greci. Scomparso nel 2003, Yannis costruì un impero partendo da zero come marinaio di mercantili. Già nel 1960 possedeva una sua flotta, che non gli impedì di espandere il suo business ai settori petrolifero, edile, aeronautico e finanziario. In grado di controllare banche nel Regno Unito, in Svizzera e a Monaco, il patriarca era in ottimi rapporti con la famiglia reale saudita, ma anche con tutti i vip a cui prestò il suo sontuoso yacht “Alexandros”: come Carlo d’Inghilterra (che lo utilizzò due volte, la prima con Diana e la seconda con Camilla), l’ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush e Marlon Brando. Da parte sua, il figlio Spiro è in ottimi rapporti con la regina Elisabetta d’Inghilterra e con l’ex presidente della Commissione europea Barroso, più volte ospite sul suo enorme yacht da 123 metri (lungo come una fregata lanciamissili della classe Maestrale).

Vardis Vardinosyannis (9 miliardi e 100 milioni di euro). Nato a Creta in una famiglia di contadini poverissimi, con sette tra fratelli e sorelle, Vardis ora possiede quasi 100 società che spaziano dalle flotte mercantili al petrolio, dalla finanza ai media. E’ uno degli uomini più potenti di Grecia. Fece fortuna negli anni Sessanta violando con una delle sue navi il blocco economico imposto dall’Onu alla Rhodesia del Sud (l’attuale Zimbabwe) durante la guerra civile. Amico della famiglia Kennedy, ottenne un contratto d’esclusiva per il rifornimento delle navi militari della sesta flotta statunitense, costruendo una gigantesca raffineria vicino al Canale di Corinto proprio a uso e consumo di portaerei e incrociatori della Us Navy. Fondatore nel 1989 del primo canale tv privato greco, Mega Channel, Vardinoyannis e la sua famiglia hanno controllato per decenni anche il Panathinaikos, uno dei principali club calcistici greci. (Enrico Marro, Sole 24 Ore).

 

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