BERLINO – ''I mercati tengono troppo conto dello stato del debito, non guardano avanti, e invece favoriscono attualmente le previsioni che si autoavverano''. Lo ha detto, rispondendo a una domanda sulle cause dell'attuale nervosismo dei mercati, il viceministro per l'Economia e le Finanze Vittorio Grilli in un colloquio con il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. Quelle previsioni ''possono avere effetti distruttivi in un mondo economico dove le aspettative sono importanti'', ha aggiunto Grilli.
Ma se si guarda la situazione a lungo termine, l'Italia non rappresenta un pericolo, spiega il viceministro. ''Se guardiamo avanti, dalle finanze italiane non proviene alcun pericolo'': grazie alle manovre e alle riforme dell'anno passato, entro il 2020 il debito italiano potrebbe tornare al 100% del pil. In tal senso, ''la domanda su cosa succederebbe se nessuno comprasse piu' titoli di Stato non ha alcun senso'', ha aggiunto Grilli: solo Paesi senza debiti non avrebbero problemi in una simile situazione teorica.