WASHINGTON – Groupon è sotto la lente della Sec, la Consob americana, per la sua quotazione in Borsa, prevista per settembre. Il sito di offerte scontate, scrive Gawker citando anche il Wall STreet Journal, starebbe promuovendo la propria Offerta di acquisto pubblico usando numeri gonfiati sugli utili senza citare i costi per il marketing e per l’acquisizione di clienti.
Groupon avrebbe definito i propri dati gonfiati “CSOI”, ovvero “utili operativi consolidati del segmento”: ma nessuno ha mai sentito parlare di questi CSOI, né sa che cosa siano davvero.
Così la Sec, ha detto una fonte al Wall Street Journal, ha iniziato a chiedere alla compagnia spiegazioni. Il fatto è più che mai da chiarire, considerato che Groupon ha chiuso il 2010 con perdite per oltre 400 milioni di dollari, ma senza comprendere nei calcoli i CSOI. I costi operativi, per convincere i negozianti ad offrire sconti cospicui ai propri utenti, hanno finora superato gli introiti.
Tutto questi misteri stanno pesando sull’Offerta di acquisto pubblico che Groupon vorrebbe lanciare: la compagnia aveva chiesto di poterlo fare il 2 giugno. Ma, dal momento che l’istanza di revisione della Sec ha bisogno di almeno tre mesi, se ne riparlerà non prima di settembre.