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Gruppo Danieli, nel 2014/15 più ricavi e profitti , il report di Alberto Nosari

di Warsamé Dini Casali |22 Ottobre 2013 13:24

Gruppo Danieli, nel 2014/15 più ricavi e profitti , il report di Alberto Nosari

ROMA – Gruppo Danieli, nel 2014/15 più ricavi e profitti , il report di Alberto Nosari. Sul gruppo Danieli, multinazionale della progettazione di impianti industriali “chiavi in mano” (in particolare siderurgici) con base a Buttrio (Udine) accende i fari questa settima la Lettera dell’Investitore,  il report di Alberto Nosari.

Il gruppo Danieli ha archiviato un 2013 “buono, ma inferiore alle attese, a causa delle difficoltà sul mercato degli acciai speciali in Europa e degli extracosti su alcuni progetti in Nord Africa e Middle East”. Noi però, puntualizza Gianpietro Benedetti presidente e amministratore delegato della Danieli, “abbiamo già messo in atto una serie di azioni volte a garantirci un sano, equilibrato e sostenibile sviluppo, i cui effetti emergeranno già nell’esercizio in corso”. Il bilancio al 30 giugno 2014 dovrebbe infatti presentare ricavi in crescita a circa 2,9 miliardi ed un Ebitda margin in progresso ad oltre il 10% salvo il sopraggiungere di eventi straordinari ad oggi non prevedibili.

Risultati da cui si rileva il superamento delle citate criticità negli acciai speciali di Abs, anche perché il mercato europeo dovrebbe riprendere quota e con esso i ricavi del gruppo friulano nello steelmaking, attesi in crescita del 15% circa, con Ebitda margin in recupero a circa il 10 per cento. Stabile e positiva anche l’evoluzione dell’area impianti (Danieli plantmaking) che dovrebbero salvaguardare i volumi con margini in progresso salvo i già citati eventi non ricorrenti ad oggi non ipotizzabili. Buone notizie anche sul fronte strutturale in quanto le disponibilità finanziarie nette al 30 giungo 2014 dovrebbero mantenersi nell’intorno degli 800 milioni attuali, con un portafoglio ordini sostanzialmente stabile sui tre miliardi, anche se di migliore qualità merito il buon andamento delle nuove commesse già acquisite e di quelle in fase di messa a punto.

Positiva anche l’evoluzione attesa per il 2015 in quanto i ricavi dovrebbero registrare un’ulteriore crescita e tendere ai tre miliardi, mentre dovrebbe confermarsi una redditività a due cifre. Il tutto, chiaramente, salvo l’insorgere di fattori straordinari non ipotizzabili come quelli che hanno condizionato i numeri del 2013, e merito anche il consolidamento del mercato dell’acciaio atteso per il 2015, se non altro con il miglioramento dei margini. E se questo sentiment sarà confermato anche nei prossimi mesi, molti clienti anticiperanno gli investimenti e così anche Danieli impianti, oltre all’ABS, potrà beneficiarne con positivi effetti sulla redditività come sopra indicato. È doveroso ricordare al riguardo che il mercato mondiale dell’acciaio dovrebbe crescere nel prossimo futuro a tassi del 2-3% all’anno, anche se ci sarà un forte differenziale fra le aree mature e quelle emergenti, in alcune delle quali Danieli conta di poter mettere sul piatto vantaggi competitivi importanti merito pure le numerose iniziative che il gruppo ha messo in cantiere, a partire dai 600 milioni di nuovi investimenti entro il 2018.

Un contributo giungerà poi dalle nuove attività nel comparto dell’alluminio, ove Danieli è entrata circa cinque anni or sono e dove ha già realizzato un progetto importante in Belgio, ove è attivo il primo impianto specializzato per il comparto automobilistico per servire una domanda che si dimostra interessante ed effervescente nella fascia al top di un numero crescente di case. E l’alluminio potrebbe contribuire allo sviluppo atteso da oggi al 2015 in quanto dovrebbe apportare un giro d’affari stimabile in 200 milioni anche senza considerare che già dal prossimo anno entreranno in esercizio i due impianti attualmente in costruzione in Austria e in Russia; impianti destinati all’industria aeronautica.

Iniziativa che corona un progetto nel recente passato a dimostrazione della storica capacità innovativa che da sempre caratterizza la multinazionale friulana. Una realtà talmente concentrata sul business da dimenticare che esiste anche un tema di comunicazione e di ottimizzazione della struttura patrimoniale. Gli unici due punti critici evidenziati dagli analisti e dagli operatori, che alla sostanziale unanimità esprimono giudizi più che lusinghieri su società, strategie e management. Considerazioni a cui fanno seguito le raccomandazioni di acquistare sui fondamentali e proprio per la comprovata capacità di un team che ha saputo contrastare con successo anche i momenti più difficili.

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