Guerra del cioccolato: Ferrero lascia l’operazione Cadbury

Tramontata Ferrero, Kraft potrebbe avere il via libera, a condizione di un piccolo rilancio in grado di convincere i soci del gruppo inglese: un’offerta quella del colosso Usa, che si colora leggermente di tricolore grazie alla presenza di Intesa Sanpaolo nel pool dei finanziatori.

Ferrero desiste sull’operazione Cadbury. Dopo due giorni di trattative con gli advisor, di discussioni con il possibile alleato Hershey e di riflessioni interne alla famiglia di Alba, il gruppo italiano avrebbe preso, secondo le indiscrezioni, la decisione di non lanciare alcuna contro-Opa.

Restano da capire i motivi del ritiro. Da fonti vicine ad Alba, Ferrero avrebbe deciso di rinunciare in quanto non ci sarebbero più state le condizioni per andare avanti. In realtà avrebbe giocato un ruolo determinante una serie di fattori. A cominciare dalla difficoltà di suddividere il perimetro delle attività di Cadbury con il potenziale alleato Hershey.

Cosa succederà ora su Cadbury? Tramontata Ferrero, Kraft potrebbe avere il via libera, a condizione di un piccolo rilancio in grado di convincere i soci del gruppo inglese: un’offerta quella del colosso Usa, che si colora leggermente di tricolore grazie alla presenza di Intesa Sanpaolo nel pool dei finanziatori.

Intanto dal Belgio arrivano dei guai per il gruppo Ferrero accusato dall’autorità locale per la concorrenza di aver concordato con i supermercati del paese degli aumenti coordinati di prezzo ai propri prodotto a partire dal 2002. Lo riferisce la Bloomberg. Ferrero sta affrontando una causa per fissazione dei prezzi, ha spiegato la portavoce dell’unità belga dell’azienda piemontese, Veronique Squelart, senza fornire altri commenti sui dettagli delle accuse avanzate, spiegando quindi che la società sta consultando i propri legali.

Il caso, sollevato da un panel legale, è stato rinviato per un ulteriore esame da parte del Consiglio del Belgio per la concorrenza.

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