“Huawei ci spia”: Trump non concede la licenza, a rischio aggiornamenti Google degli smartphone

Gli smartphone Huawei che usano i servizi di Google rischiano di non ricevere più aggiornamenti a causa del bando degli Stati Uniti.

Huawuei ci spia, dice Trump: la sua amministrazione non ha infatti concesso una nuova licenza temporanea (l’ultima è scaduta il 13 agosto).

Licenza che consentire alle aziende americane di fornire servizi destinati ai prodotti di Huawei già in commercio prima del maggio 201. E cioè prima dell’iscrizione della società cinese nella lista nera del commercio statunitense.

Come riferito nei giorni scorsi dal Washington Post, il Dipartimento Usa del Commercio ha confermato che la licenza è scaduta.

E ha precisato che essa ha rappresentato “un’opportunità, per gli utenti dei dispositivi Huawei e per gli operatori di servizi di telecomunicazione, di continuare a utilizzare temporaneamente quei dispositivi e quelle reti esistenti mentre acceleravano la transizione a fornitori alternativi”.

Gli smartphone che usano il sistema operativo Android

Ad essere a rischio, sul fronte degli smartphone, sarebbero i dispositivi che poggiano sui servizi di Google. Tutti a eccezione di quelli venduti in Cina e dei modelli più recenti come Mate 30, P40, Serie Y e il pieghevole Mate Xs, usano una versione open source del sistema operativo Android e non hanno le app di Google come Mappe e Gmail.

Gli smartphone potrebbero non ricevere più gli aggiornamenti del sistema operativo Android e delle app di Google.

Il portavoce di Google Jose Castaneda ha affermato che era la licenza temporanea a consentire alla società di inviare quegli aggiornamenti. Un portavoce di Huawei ha dichiarato al Washington Post che la società sta “monitorando la situazione e valutando il potenziale impatto”.

“Huawei ci spia”: le nuove sanzioni di Trump

“Huawei ci spia, non vogliamo la sua tecnologia”: così Donald Trump in una intervista alla Fox, nel giorno in cui il suo governo rafforza le sanzioni sul gigante cinese.

Gli Usa hanno rafforzato le sanzioni contro il gigante cinese Huawei estendendole a 38 sue filiali, per limitare l’accesso alle tecnologie americane.

Lo ha annunciato il dipartimento al commercio americani. Huawei e le sue filiali hanno “accentuato i loro sforzi per ottenere semiconduttori avanzati o prodotti con programmi e tecnologie americane per realizzare gli obiettivi politici del partito comunista”, ha accusato il segretario al commercio Wilbur Ross. (fonte Ansa)

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