I tagli di Renzi assicurano solo metà (47%) copertura 2014. Il resto tasse

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Aprile 2014 - 09:15 OLTRE 6 MESI FA
I tagli di Renzi assicurano solo metà (47%) copertura 2014. Il resto tasse

I tagli di Renzi assicurano solo metà (47%) copertura 2014. Il resto tasse

ROMA – I tagli di Renzi assicurano solo metà (47%) copertura 2014. Osservando nel dettaglio gli effetti della spending review inserita nel decreto taglia-Irpef (i famosi 80 euro di bonus) si rileva come dagli interventi di revisione della spesa giungono non più di 3,1 miliardi di euro quest’anno e non più di 9 nel 2015. In linea, quindi, con l’obiettivo minimo fissato dal Commissario alla speding review Carlo Cottarelli. In pratica, solo il 47% della copertura 2014 viene dai tagli.

Per liberare le risorse necessarie a finanziare il bonus Irpef 2014 (6,65 miliardi), infatti, 2,41 miliardi provengono dall’aumento delle tasse a carico delle banche sulla rivalutazione delle quote di Banca d’Italia e dalla riduzione delle rate per il pagamento dell’imposta sulla rivalutazione degli asset d’impresa. 650 milioni arrivano dalla maggiore Iva stimata per la restituzione di un altro blocco di debiti arretrati. 500 milioni dalla sforbiciata alle agevolazioni fiscali a partire da quelle per l’agricoltura (Il Sole 24 Ore sottolinea come contabilmente nel Def viene la misura viene indicata come taglio alla spesa ma che in realtà agisce a livello di maggiori entrate, leggi tasse).

Il taglio dell’Irap da 700 milioni viene infine finanziato da interamente dall’aumento dell’aliquota sulle rendite finanziarie, Bot esclusi. Dei provvedimenti più pubblicizzati e qualificati come tagli alla spesa si può dire che, conti alla mano, sono stati ampiamente ridimensionati. Per esempio, dall’introduzione del tetto sugli stipendi dei dirigenti della pubblica amministrazione, giungono appena 40 milioni di euro. La stretta sulle società municipalizzate renderà solo 50 milioni. Quella sulle auto blu 10 milioni.

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, a questo proposito, non parlerebbe di “svuotamento” o “depotenziamento” del lavoro sulla spending review fatto da Cottarelli, ”diciamo che sono state fatte delle scelte più selettive” ha dichiarato in una intervista rilasciata proprio al Sole 24 Ore.