Ikea ricompra i mobili usati dai clienti per far "rivivere" gli arredi già venduti Ikea ricompra i mobili usati dai clienti per far "rivivere" gli arredi già venduti

Ikea rinuncia alla Cassa Integrazione: “Usciremo rafforzati dalla crisi”

ROMA – Ikea rinuncia alla Cassa Integrazione e restituisce i soldi ai dipendenti che nei mesi scorsi non hanno ricevuto la piena retribuzione.

Ikea è pronta a ripartire e annuncia il ritorno al lavoro dei suoi collaboratori nei 21 negozi in Italia.

“Nel rispetto – si legge in una nota – di tutte le misure a tutela della salute e sicurezza che non abbiamo mai smesso di adottare”.

E nella nota annuncia la decisione di “sospendere la procedura di accesso ai fondi per la Cassa Integrazione, inizialmente richiesti”.

Anche se “nessuno è in grado di prevedere con precisione l’evoluzione di questa situazione – si legge ancora  – in questo momento possiamo guardare al futuro con una prospettiva di speranza”.

Ikea, il comunicato

“Nei casi in cui i nostri co-worker in cassa integrazione non abbiano ricevuto la piena retribuzione negli scorsi mesi – spiega il gruppo – ci impegniamo a coprire retroattivamente la differenza”.

E ancora: “Se alcuni dei nostri co-worker non dovessero essere in grado di tornare al lavoro, Ikea continuerà a garantire loro l’intera retribuzione, fino al loro completo rientro”.

La decisione di sospendere la Cig è stata presa da Ikea a livello internazionale in tutti i Paesi.

In tutti i Paesi “in cui sono previste e/o sono state richieste forme di supporto al reddito”.

Una decisione presa “poiché vogliamo rimanere fedeli alla nostra visione: creare una vita quotidiana migliore”.

Come Ikea Italia, prosegue la nota, “siamo molto grati per il supporto fornito alle aziende durante questo periodo.

Anche se sappiamo che ci aspettano tempi difficili, vogliamo pensare a lungo termine.

In un momento in cui così tante persone hanno passato e continuano a passare molto tempo a casa, la nostra visione e i nostri valori non sono mai stati così importanti.

Siamo impegnati a continuare a svolgere un ruolo importante nella società e a uscire rafforzati da questa crisi”. (Fonte: Agi).

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