ROMA – ''La Bce non basta più, serve un'autorità fiscale''. Lo afferma alla Stampa il premio Nobel per l'Economia Cristopher Sims spiegando che ''il salvataggio dell' euro è un problema politico.
Le cose da fare sono chiare. Ora si tratta di vedere se i governi avranno il coraggio e la forza di applicarle''. ''Il referendum greco – aggiunge – puo' far saltare tutto, ma potrebbe anche diventare l'occasione per far capire alla gente che l'alternativa e' il baratro''.
Secondo Sims, perche' l'euro abbia successo ''nel lungo termine, delle istituzioni fiscali non ancora specificate dovranno nascere o essere inventate'': ''l'Europa ha creato la Bce, ma non basta. Senza un'autorita' centrale che dia direttive sulle politiche fiscali per tutti i Paesi membri, la sopravvivenza dell'euro e' fortemente a rischio''.
Sims giudica comunque positivamente le conclusioni dell' ultimo vertice di Bruxelles: ''La Merkel – spiega – ha accettato di prendere piu' rischi'', il problema pero', aggiunge, e' ''quanti rischi intende accettare il governo tedesco e come pensa di gestirli sul piano fiscale?''.
''L'Italia – spiega poi Sims sul nostro Paese – dovrebbe avviare una serie di riforme profonde, capaci di convincere i mercati che avra' le risorse fiscali necessarie a superare la crisi. Con il vostro debito non c'e' altra strada. Il governo ha dato qualche segnale di volersi muovere nella direzione giusta, ad esempio discutendo di pensioni, ma i dettagli pratici sono ancora incerti. Anche qui – sottolinea – si tratta di vedere se i vostri leader avranno il coraggio e la forza di fare cio' che sanno essere necessario''.