Il nucleare americano sbarca in Italia. No, non è una fake news. Tutto verificato. Il 23 dicembre (ma si è saputo solo adesso) si è costituita a Milano una società operativa.
Ha un preciso obiettivo: fornire energia a prezzo garantito alle industrie. La società che si occupa di portare nel nostro Paese i microreattori nucleari ( con potenza termica fino a 50 MW) è la Ultra Safe Nuclear Corporation di Seattle.
La società operativa costituita a Milano è pronta a produrre i reattori di ultima generazione se passeranno le nuove regole. Entro il 2030 sono attesi i primi segni tangibili.
L’approdo da Oltreoceano è stato comunque favorito dalla strategia energetica del Governo italiano che ha lanciato la piattaforma del Ministero dell’Ambiente per il nucleare sostenibile. Detto questo è il caso di ricordare alcuni punti fondamentali.
1) IL GREEN HA BISOGNO DELL’ATOMO
Lo dice lo studio di EY (700 sedi in oltre 150 Paesi) che intitola il suo ultimo report:” L’energia nucleare è sul punto di una rinascita.” Il colosso della revisione ne è certo. Attualmente l’energia atomica è già sfruttata da 32 Paesi. La società britannica ha stimato una incidenza di 15,9 miliardi nell’economia europea a cui andrebbero aggiunti 70.000 nuovi occupati all’interno della UE.
2) L’OPPOSIZIONE AL NUCLEARE STA CALANDO
Gli argomenti antinucleari sono cambiati nel tempo; oggi si parla più dei costi che della sicurezza. La penuria di gas russo ha costretto a rivedere tanti dogmi, ma non tutti sono pronti a rimettere in discussione le proprie certezze. E come dice Federico Rampini nel suo ultimo libro (“Il lungo inverno”, Mondadori), “ l’antinucleare è una religione, non una scienza”.
3) TRE I RIPENSAMENTI CLAMOROSI NEL DIBATTITO SUL NUCLEARE:
1) CALIFORNIA – Lo stato più ambientalista degli USA, sempre all’avanguardia su eolico e solare, si è convertito all’atomo sostenendo la sua obbligatorietà. Di più. Ha ammesso che l’opposizione al nucleare è oggi un grave errore e si pagano le pesanti conseguenze.
2) GIAPPONE – Clamoroso. Nonostante la memoria storica traumatizzata dell’Olocausto nucleare di Hiroshima e Nagasaki (1945) e la più recente tragedia di Fukushima (2011), ora il Giappone torna all’energia atomica. Dicono:” È una delle conseguenze economiche di Putin”.
Oggi in Giappone il 70% è d’accordo per tornare a dipendere dall’energia atomica. Già annunciato la riapertura delle centrali inattive e la costruzione di una nuova generazione di reattori.
3) GERMANIA – La battaglia sul nucleare che ha spaccato la coalizione di Governo è al tramonto. Gli argomenti antinucleari sono cambiati. Non si parla più di “Apocalisse in caso di incidente.” Oggi si parla il linguaggio della convenienza economica. È convinzione maggioritaria che l’energia atomica resti tra le più sicure che abbiamo, alla pari di vento e sole..