Un recente studio scientifico, guidato dal professor Francesco Tiralongo dell’Università degli Studi di Catania, ha messo in luce l’espansione del pesce Timone (genere Kyphosus) nel mar Mediterraneo. Questa specie, favorita dal riscaldamento delle acque, potrebbe rappresentare una seria minaccia per le specie native. Il pesce Timone è noto per la sua elevata somiglianza morfologica tra le diverse specie del genere, il che ha complicato la precisa identificazione e distribuzione nel Mediterraneo. Ad oggi, sono stati documentati 26 avvistamenti di pesci del genere Kyphosus nel Mediterraneo, riportati in 24 articoli scientifici.
Impatti ecologici
Il nuovo studio, condotto dalle università di Catania, Pavia e Torino, ha esaminato e chiarito la distribuzione delle specie, registrando 13 nuovi avvistamenti lungo le coste mediterranee. Grazie a questo lavoro, sono stati sequenziati i mitogenomi di due esemplari, identificati come Kyphosus vaigiensis. Le analisi filogenetiche hanno indicato che questi individui provengono probabilmente dall’Atlantico, escludendo un ingresso dal Mar Rosso o altri vettori antropogenici.
L’espansione di Kyphosus vaigiensis potrebbe avere un impatto significativo sulle dinamiche ecologiche del Mediterraneo. La dieta erbivora di questa specie potrebbe alterare le comunità algali e influenzare indirettamente le attività di pesca.
Dinamiche future
Questo studio rappresenta un importante passo avanti nella comprensione della biologia e dell’ecologia dei pesci del genere Kyphosus nel Mediterraneo. I dati del mitogenoma suggeriscono che gli individui campionati nel Mediterraneo provengono dall’Atlantico, confermando l’espansione di Kyphosus vaigiensis mentre Kyphosus sectatrix rimane molto rara.
