Il tuo conto in banca non ha più segreti: Anagrafe tributaria operativa

ROMA – Conti correnti, titoli di Stato, cassette di sicurezza: con il provvedimento firmato ieri da Attilio Befera dell’Agenzia delle Entrate il decreto che praticamente rivoluziona (ridimensionandolo parecchio) il segreto bancario è operativo. L’Anagrafe tributaria  è pronta. In breve, come sintetizza il Corriere della Sera:

“Fino a ieri il Fisco aveva accesso solo ai dati identificativi del conto corrente, quindi l’accensione o la cessazione dello stesso e poteva chiedere maggiori informazioni solo dopo l’apertura di un accertamento formale a carico di un contribuente specifico. Ora invece conoscerà di ogni singolo rapporto finanziario esistente anche i saldi iniziali e finali dell’anno”.

Gli intermediari finanziari dovranno inviare entro il 31 ottobre 2013 alla Agenzia delle Entrate le informazioni relative alle diverse tipologie di rapporti attivi nel 2011. Per il 2012 la scadenza sarà il 31 marzo 2014, mentre a regime i dati dovranno essere trasmessi entro il 20 aprile dell’anno successivo (quale è in effetti la scadenza del 2013: 20 aprile 2014).

Chi è obbligato alla trasmissione dati. L’obbligo impegna gli intermediari finanziari. Ovvero le banche, Poste Italiane, intermediari, organismi di investimento collettivo del risparmio, società di gestione del risparmio.

Quali dati vengono trasmessi. Nel censimento a disposizione dell’Agenzia delle Entrate finiranno, oltre i conti correnti, i conti deposito titoli, le gestioni patrimoniali, le carte di credito/debito, i rapporti fiduciari, le operazioni extra/conto, le cassette di sicurezza, i certificati di deposito, i buoni fruttiferi e i contratti derivati. Sono esclusi invece fondi pensione e finanziamenti.

Privacy. Dopo tre bocciature del Garante della Privacy l’Agenzia delle Entrate ha aggiustato il tiro riuscendo a fornire le garanzie necessarie per evitare accessi abusivi e trattamenti non consentiti all’interno dell’autostrada telematica dove correrà una messe inesauribile di dati. Dagli intermediari arriveranno all’amministrazione le informazioni sui differenziali annuali dei saldi che verranno utilizzate dal Fisco solo per approntare liste selettive dei contribuenti più a rischio evasione. 6 anni è la durata massima del periodo di conservazione dei dati trasmessi sui conti correnti.

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