Impregilo, il Ponte sullo stretto e il mistero della penale

Pubblicato il 12 Ottobre 2012 - 16:25 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Brutte notizie per Impregilo: se il ponte sullo stretto di Messina non si farà non è detto che incasserà la penale, ossia un maxi-risarcimento di 300 milioni previsto anche in caso di mancata realizzazione dell’opera. A sollevare i timori è stato il viceministro per le Infrastrutture Mario Ciaccia, secondo il quale la penale può essere annullata. E nell’ultima bozza del ddl sulla Legge di Stabilità, infatti, non c’è traccia dell’accantonamento da 300 milioni di euro da destinare al Fondo per lo sviluppo e la coesione e che sarebbero dovuti servire per pagare la penale a Impregilo.

Sembra dunque che il comma sia stato eliminato durante la riunione del Consiglio dei Ministri, anche se il vice ministro Ciaccia ha ribadito che è intenzione dell’esecutivo mettere la parola “fine” al progetto, studiando però una strategia che porti a un minor esborso di denaro per la rescissione del contratto. La palla dunque passa al prossimo Consiglio dei Ministri, che la prossima settimana deciderà in maniera definitiva sulla vicenda.

La partita del Ponte sullo Stretto va chiusa, questo è chiaro. Sono ormai in molti a credere che il carrozzone che corrisponde al nome di Stretto di Messina Spa, vada definitivamente chiuso. Da quando si è fatta sempre più insistente l’ipotesi che l’opera non si farà e che bisogna cancellare il contratto con Impregilo e consociate in Eurolink (General Contractor per la progettazione e costruzione dell’opera), in Borsa il clima si è innervosito. Il titolo è scivolato fino a perdere l’1,5% per poi recuperare.