Impregilo: Salini sfida Gavio e balza oltre il 15%

Pubblicato il 20 Dicembre 2011 - 20:22 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – E' ufficialmente aperta la sfida per la conquista di Impregilo. Dopo l'affondo della famiglia Gavio, pronta a salire a ridosso del 30% del gruppo di costruzioni, dalla capitale i Salini sferrano il contrattacco, acquistando un secondo pacchetto del general contractor che li porta oltre la soglia del 15 per cento.

Un nuovo blitz in Borsa, simile a quello di fine estate, motivato dalla famiglia romana con l'intenzione di procedere con un'aggregazione 'tout court' con la societa' presieduta da Massimo Ponzellini e guidata da Alberto Rubegni. Insomma, Impregilo e' sotto assedio.

E anche in Borsa i titoli sembrano beneficiare il riassetto in corso, con il mercato che scommette sulla possibilita' che venga lanciata un'Opa da parte di qualcuno dei protagonisti in campo. Le azioni sono cosi' balzate del 4,7% a 2,39 euro, a fronte di volumi piuttosto sostenuti: sono passati di mano circa 4,86 milioni di pezzi, pari all'1,2 per cento del capitale.

Con un comunicato la famiglia romana ha fatto sapere di aver comprato tra il 5 ottobre e il 20 dicembre 27.719.939 azioni Impregilo. Lo scorso 16 dicembre, inoltre, hanno superato la soglia del 10% e oggi quella del 15%. La partecipazione si attesta pertanto a 60.430.000 azioni ordinarie, pari al 15,015% del capitale con diritto di voto.

I costruttori di Via della Dataria confermano, quindi, ''la natura strategica dell'investimento, che si inquadra in un progetto di aggregazione volto alla creazione di un grande gruppo europeo tutto italiano che possa meglio competere in ambito internazionale''.

La contromossa arriva a due settimane esatte dalla presentazione dell'offerta da parte dei Gavio, attraverso Argo Finanziaria, ai gruppi Ligresti e Benetton, entrambi suoi soci in Igli, la societa' che ha il 29,8% del gruppo di costruzioni. Obiettivo della famiglia piemontese e' rilevare le rispettive quote: inizialmente sul piatto erano stati messi 3 euro per azione ma poi, nei giorni scorsi, la posta sarebbe stata alzata a 3,6 euro.

Al tempo stesso il termine per accettare e' stato posticipato di due giorni, ovvero al 23 dicembre.

I Ligresti, viste le difficolta' finanziarie in cui versano, potrebbero accettare l'offerta, che verra' esaminata dal consiglio d'amministrazione venerdi' prossimo. Dal fronte veneto, invece, non arrivano commenti. Il dossier dovrebbe passare al vaglio dei vertici di Atlantia, la ex Autostrade dei Benetton, ma allo stato attuale non risultano convocati consigli d'amministrazione.