ROMA – Imu 2013: di che classe/categoria catastale è il tuo immobile? Ecco le tabelle complete dei gruppi e delle categorie di immobili. Scopri qual è la categoria del tuo immobile per capire se devi pagare la prima rata dell’Imu 2013 il 17 giugno. E se devi pagare, calcola quanto devi pagare.
Categoria – descrizione – calcolo dell’Imu con coefficienti moltiplicatori e aliquote
Gruppo A
A/1 (R/1) – Abitazioni di tipo signorile: unità immobiliari appartenenti a fabbricati ubicati in zone di pregio con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello superiore a quello dei fabbricati di tipo residenziale. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 160. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
A/2 (R/1) – Abitazioni di tipo civile: unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello rispondente alle locali richieste di mercato per fabbricati di tipo residenziale. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 160. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
A/3 (R/1) – Abitazioni di tipo economico: unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche di economia sia per i materiali impiegati che per la rifinitura, e con impianti tecnologici limitati ai soli indispensabili.
Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 160. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
A/4 (R/1) – Abitazioni di tipo popolare: unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive e di rifiniture di modesto livello. Dotazione limitata di impianti quantunque indispensabili.Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 160. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
A/5 (R/1) – Abitazioni di tipo ultrapopolare: unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive e di rifiniture di bassissimo livello. Di norma non dotate di servizi igienico-sanitari esclusivi. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 160. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
A/6 (R/3) Abitazioni di tipo rurale. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 160. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare
A/7 (R/2) Abitazioni in villini: per villino deve intendersi un fabbricato, anche se suddiviso in unità immobiliari, avente caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture proprie di un fabbricato di tipo civile o economico ed essere dotato, per tutte o parte delle unità immobiliari, di aree esterne ad uso esclusivo. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 160. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
A/8 (R/2) Abitazioni in ville: per ville devono intendersi quegli immobili caratterizzati essenzialmente dalla presenza di parco e/o giardino, edificate in zone urbanistiche destinate a tali costruzioni o in zone di pregio con caratteristiche costruttive e di rifiniture, di livello superiore all’ordinario. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 160. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
A/9 (P/5) Castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici: rientrano in questa categoria i castelli ed i palazzi eminenti che per la loro struttura, la ripartizione degli spazi interni e dei volumi edificati non sono comparabili con le Unità tipo delle altre categorie; costituiscono ordinariamente una sola unità immobiliare. È compatibile con l’attribuzione della categoria A/9 la presenza di altre unità, funzionalmente indipendenti, censibili nelle altre categorie. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 160. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
A/10 (T/7) Uffici e studi privati: rientrano in questa categoria quelle unità immobiliari che per tipologia, dotazione di impianti e finiture sono destinate all’attività professionale. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 80. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
A/11 (R/3) Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi: rifugi di montagna, baite, trulli, sassi… Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 160. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
Gruppo B
B/1 (P/1) Collegi e convitti, educandati; ricoveri; orfanotrofi; ospizi; conventi; seminari; caserme. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 140. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare
B/2 (P/2) Case di cura ed ospedali (senza fine di lucro). Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 140. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
B/3 (P/3) Prigioni e riformatori. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 140. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
B/4 (P/4) Uffici pubblici. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 140. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
B/5 (P/4) Scuole, laboratori scientifici, costruiti o adattati per tale destinazione e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni, se non hanno fine di lucro. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 140. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
B/6 (P/5) Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9, circoli ricreativi, quando il circolo ricreativo non ha fine di lucro e, in quanto tale, assimilabile alle unità immobiliari adibite ad attività culturali; quando hanno fine di lucro, dovranno essere censiti nella categoria propria dell’ unità immobiliare, secondo l’uso ordinario della stessa. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 140. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
B/7 (V/4) Cappelle ed oratori non destinati all’esercizio pubblico del culto. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 140. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
B/8 (T/2) Magazzini sotterranei per depositi di derrate. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 140. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
Gruppo C
C/1 (T/1) Negozi e botteghe. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 55. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
C/2 (T/2) Magazzini e locali di deposito (cantine e soffitte disgiunte dall’abitazione e con rendita autonoma). Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 160. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
C/3 (T/2) Laboratori per arti e mestieri. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 140. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
C/4 (T/3) Fabbricati e locali per esercizi sportivi (senza fine di lucro). Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 140. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
C/5 (V/2) Stabilimenti balneari e di acque curative (senza fine di lucro). Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 140. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
C/6 (R/4) Box o posti auto pertinenziali. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 160. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
C/6 (T/5) Autosilos, autorimesse (non pertinenziali), parcheggi a raso aperti al pubblico. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 160. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
C/6 (T/6) Stalle, scuderie e simili. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 160. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
C/7 (T/2) Tettoie chiuse o aperte. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 160. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
Gruppo D
D/1 (Z/1) Opifici. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 65. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
D/2 (Z/4) Alberghi, pensioni e residences (con fine di lucro). Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 65. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
D/3 (Z/5) Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili (con fine di lucro) e spettacoli e simili (arene, parchi-giochi). Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 65. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
D/4 (V/5) Case di cura ed ospedali (con fine di lucro). Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 65. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
D/5 (Z/3) Istituto di credito, cambio e assicurazione (con fine di lucro). Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 80. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
D/6 (V/6) Fabbricati, locali ed aree attrezzate per esercizio sportivi (con fine di lucro). Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 65. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
D/7 (Z/1) Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 65. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
D/8 (Z/2) Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 65. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
D/9 (Z/8) Edifici galleggianti o sospesi assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggio. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 65. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
D/10 (Z/2) Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 65. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
D/11 (T/7) Scuole e laboratori scientifici privati. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 65. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
D/12 (Z/8) Posti barca in porti turistici e stabilimenti balneari. Per calcolare l’Imu: moltiplicare la rendita catastale rivalutata per 65. Poi moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale per ottenere l’importo finale da versare.
Gruppo E
E/1 Stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aerei. Esenti dall’Imu
E/2 Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio. Esenti
E/3 Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche (edicole per giornali e simili, chioschi per bar, per rifornimenti di auto, per sale di aspetto di tranvie, ecc., pese pubbliche, ecc.) Esenti
E/4 Recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche (per mercati, per posteggio bestiame, ecc.) Esenti
E/5 Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze. Esenti
E/6 Fari, semafori, torri per rendere d’uso pubblico l’orologio comunale. Esenti
E/7 Fabbricati destinati all’esercizio pubblico dei culti. Esenti
E/8 Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia. Esenti
E/9 Edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E, comprese le discariche per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, quando la loro gestione è senza scopo di lucro. Esenti
Entità urbane
Le entità urbane di tipo F sono state istituite contemporaneamente alla procedura DOCFA per identificare quei casi in cui l’unità immobiliare non produce reddito. Si tratta di tipologie fittizie sempre esistite, codificate unicamente a scopo gestionale e tecnico, affinché fossero riconosciute dai programmi software utilizzati per l’automazione.
Il gruppo F non ha alcuna rendita catastale perché comprende unità immobiliari non idonee (anche solo temporaneamente) a produrre ordinariamente un reddito; esso non deve essere mai rappresentato in planimetria, ma soltanto sull’elaborato planimetrico.
F/1 Aree urbane: Aree di corte urbana che non risultano legate ad alcuna unità immobiliare appartenente agli altri gruppi. Esenti
F/2 Unità collabenti (diroccate, in disuso, ruderi, non utilizzate): unità immobiliari totalmente o parzialmente inabitabili. Non è consentito dichiarare unità collabenti partendo da unità già denunciate. Si può presentare una unità immobiliare con questa categoria solo con documenti di accatastamento, mai in variazione. Esenti
F/3 Unità in corso di costruzione: unità immobiliari di nuova costruzione, non ancora ultimate. In genere, si adotta questa categoria quando si procede ad una compravendita prima del completamento del fabbricato. Esenti
F/4 Unità in corso di definizione: unità immobiliari non ancora definite: ad esempio, frazionamento di ville da cui sono ricavati miniappartamenti, non già definiti nella forma e/o nel numero; oppure, parti di unità immobiliari non idonee a produrre reddito autonomamente, come nel caso di stanze scorporate da un appartamento per una successiva compravendita. Esenti
F/5 Lastrici solari. Unità immobiliari che si creano quando, ad esempio, una ditta diversa da quella del piano sottostante intenda sopraelevare. Esenti
F/6 Procedimenti innanzi alle commissioni tributarie. Esenti
F/7 Portici. Esenti
F/9 Unità proveniente dal catasto fondiario. Esenti
F/10 Unità dichiarate o ritenute rurali. Esenti
F/11 Unità in attesa di classamento. Esenti