ROMA – Nel decreto Imu spuntano anche nuove risorse per affrontare la questione esodati, ovvero quei lavoratori che hanno perso il lavoro entro il 2011 e si sono trovati senza occupazione e senza pensione a causa dell’inasprimento delle regole previsto dalla riforma Monti-Fornero.
In arrivo ci sono circa 700 milioni di euro da destinare alle pensioni dei cosiddetti lavoratori esodati. E’ il contenuto di una delle norme comprese nel decreto Imu-Cig che il Consiglio dei ministri ha approvato il 28 agosto.
Secondo quanto si apprende la cifra sarebbe da utilizzare in 5 anni. Che conti alla mano fanno circa 150 milioni l’anno fino al 2017 da utilizzare per alcune migliaia di licenziati individuali. Al momento i lavoratori già salvaguardati sono 130.000.
”Abbiamo dato una risposta strutturale a 6.500 persone” cioè i ”licenziati individuali”, ovvero la ”categoria più disagiata” tra gli esodati, ha spiegato il premier Enrico Letta al termine del Cdm, sottolineando che questo è il quarto intervento, dopo tre del governo Monti, a favore degli esodati.
Prende la parola anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini: “I più deboli sono al centro del decreto legge varato oggi – afferma – Rifinanziata la cassa integrazione per evitare che migliaia di lavoratori restassero senza reddito e salvati dalla disperazione e dalla povertà oltre 6000 esodati da licenziamenti individuali. E poi superata l’Imu sulla prima casa con l’introduzione di una tassa finalmente davvero federale e affidata all’autonomia dei comuni”. Infine, sottolinea Franceschini, in Cdm sono state varate anche “molte misure per gli alloggi sociali, i mutui e la morosità di affittuari incolpevoli”.
Ma i soldi non bastano secondo la Cgil, il sindacato guidato da Susanna Camusso. “Dal Consiglio dei ministri “primi atti, sia pur utili e importanti, ma che lasciano irrisolti i temi della cassa integrazione e degli esodati”. E’ il primo commento che trapela dalla Cgil. “I fondi sono totalmente esigui, servono a coprire solo l’immediata emergenza”.
I nodi della Cig e degli esodati “sono ancora là tutti sul tavolo”, commentano da ancora dal sindacato. Il governo ha messo in campo misure “importanti”, ma che per la Cgil ancora “non possono certo risolvere i nodi di Cig in deroga, mobilità in deroga e solidarietà”. Anche sul fronte degli esodati “i fondi sono scarsi e poco significativi. E’ positivo che sia stato individuato un criterio, quello dei licenziamenti individuali, ma vanno al più presto individuati i criteri per coprire tutte le altre categorie che non hanno trovato soluzione. Anche i dati citati dal presidente del Consiglio – notano dal sindacato di Susanna Camusso – dimostrano che l’intervento è di assoluta emergenza, copre solo l’emergenza più immediata”.
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