Imu: aliquote, dai comuni è corsa all’aumento: l’allarme della Uil

Pubblicato il 11 Maggio 2013 - 18:23 OLTRE 6 MESI FA
Imu: aliquote, dai comuni è corsa all'aumento

Imu: aliquote, dai comuni è corsa all’aumento

ROMA – ”In attesa delle decisioni del governo” sull’Imu ”è iniziata la corsa all’aumento delle aliquote da parte dei comuni”. Allarme lanciato dalla Uil, che calcola: ”Ad oggi su 26 città capoluogo, il 26,9% (7 Città) ha aumentato l’aliquota della prima casa (Bologna, Napoli, Frosinone, Benevento, Verona, Asti, Lucca), mentre soltanto tre Città (Cagliari, Brescia e Pavia) l’hanno diminuita;  le altre Città hanno confermato le aliquote (peraltro già aumentate), dello scorso anno”.

Mentre ”sulle seconde case una città su tre (9 capoluoghi) ha rivisto al rialzo le aliquote (Aosta, Asti, Benevento, Cagliari, Ferrara, La Spezia, Pavia, Salerno, Treviso)”.

Nel 2012, calcola la Uil, tra Imu prima casa, Tia/Tarsu e addizionali comunali Irpef una famiglia media composta da due lavoratori dipendenti ha pagato 734 euro medi, con punte di 1.262 euro a Roma, 1.058 euro a Torino e 1.037 euro a Napoli. In particolare – spiega Loy – per l’Imu sulla prima casa mediamente si è pagato 225 euro, con punte di 537 euro a Roma, 475 euro a Torino e 379 euro a Napoli.

Stessa cifra (225 euro), per la Tia/Tarsu, con punte di 428 euro a Napoli, 325 euro a Venezia e 311 euro a Roma. Mentre l’addizionale comunale Irpef ha pesato mediamente 284 euro (più  dell’Imu e Tia/Tarsu), con punte di 414 euro a Roma, 368 euro a Torino, Genova , Bari e Palermo.

I calcoli sono stati effettuati dall’Osservatorio UIL sulla fiscalitàlocale, su un campione di una famiglia composta da due lavoratori dipendenti con un reddito medio imponibile di 23 mila euro cadauno, una casa di proprietà di 80 mq., e due figli, tenendo conto delle esenzioni, agevolazioni, deliberate dai Comuni per ogni singola imposta.

Il gettito complessivo tra Imu (prima casa ed altri immobili), Tia/Tarsu e addizionali Irpef ha fruttato a Stato ed enti locali 35,1 miliardi di euro (23,7 miliardi di Imu, 7,5 miliardi per il servizio rifiuti e 3,9 miliardi di euro per le Addizionali Irpef). Loy avverte che ”il 2013 sarà un anno di ulteriori sacrifici per le famiglie di pensionati e lavoratori dipendenti in quanto, indipendentemente dalla questione Imu, con la Tares sono previsti aumenti medi sulle abitazioni pari al 35,5%, con un esborso medio che passerà dagli attuali 225 euro medi a 305 euro medi, mentre il gettito complessivo passerà dai 7,5 miliardi di euro del 2012 ai 9,4 miliardi di quest’anno (più 1,9 miliardi di euro)”.

E, aggiunge, ”Anche sul versante delle addizionali Irpef non c’è da stare tranquilli, dopo gli aumenti dello scorso anno (+16,4% ), altri aumenti sono all’orizzonte per il 2013: 1 Comune su 3 ha già aumentato le aliquote per quest’anno”. Su 377 Comuni che hanno pubblicato le aliquote per quest’anno, calcola la Uil, ”127 hanno rivisto al rialzo le aliquote mentre il restante ha confermato quelle dello scorso anno, tanto che per questa imposta la Uil stima, per la famiglia presa a campione, aumenti medi di 42 euro”. mentre anche sul fronte dell’Imu, ”in attesa delle decisioni del Governo e’ iniziata la corsa all’aumento delle aliquote da parte dei Comuni”.