ROMA – L‘Imu sulla prima casa è stata rinviata, ma quella sulla seconda casa va pagata. Il termine scadrà il prossimo 31 maggio e ora quasi 7 milioni di italiani dovranno rivolgersi ai Caf in tempi più che stretti. Valeriano Canepari, coordinatore della Consulta dei Caf, lancia l’allerta. E se 7 milioni devono versare l’Imu in fretta e furia, sono 100mila i contribuenti che hanno già pagato la rata di maggio sulla prima casa e che dovranno compensare il proprio 730 per non perdere i soldi versati.
Canepari avvisa: “Sono 6-7 milioni i contribuenti che verranno ai Caf nei prossimi giorni. Considerato che finché non ci saranno i codici tributo non si potrà pagare, ci auguriamo che venga dato un tempo maggiore senza sanzioni”. Ai milioni che devono pagare la seconda rata, si sommano i 100mila italiani che non vogliono perdere la prima rata indebitamente versata, almeno fino al 31 agosto quando si deciderà se la sospensione dell’Imu per la prima casa si convertirà in un’abolizione o un semplice rinvio.
I Centri di Assistenza Fiscale, in questo periodo di dichiarazioni dei redditi, hanno dato ai contribuenti proprietari di immobili gli F24 per i pagamenti telematici ”ma senza codici tributo”. Codici che non ci saranno neanche lunedì 20 maggio, considerato che ci vogliono i tempi tecnici per la pubblicazione del decreto e per i provvedimenti applicativi.
Quattro settimane, dal 18 maggio al 16 giugno,”sono un tempo molto stretto” secondo Canepari: “Anche noi abbiamo bisogno di organizzarci. Capiamo che non si può spostare la scadenza del 16 ma chiediamo che per i 6-7 giorni successivi, per esempio fino al 25 giugno, la gente possa pagare l’Imu senza sanzioni”.
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