Imu, Iva, Cig. Ue: “Entro 10 giorni diteci coperture”. Cioè dove troviamo 6 mld

BRUXELLES – L’Europa vuole sapere dove troveremo i soldi se aboliamo l’Imu, se diamo fondi per le Cig, se non aumentiamo l’Iva. E lo vuole sapere a breve.

La Commissione Ue si aspetta entro metà mese che il governo presenti il programma di stabilità aggiornato, con le compensazioni dell’abolizione dell’Imu e del rinvio dell’aumento dell’Iva. E anche le risorse per la Cig in deroga.

Un pacchetto da circa 6 miliardi di euro, che dovrebbe prendere la forma del decreto legge. La Commissione Ue si aspetta entro meta’ mese, cioe’ nel giro di dieci giorni, che il governo presenti il programma di stabilita’ aggiornato, con le compensazioni di queste misure.

Ma non c’e’ piu’ tempo da aspettare anche per il lavoro. ”Quello della disoccupazione giovanile e’ il tema centrale. Quello della lotta alla disoccupazione, deve essere l’ossessione principale dell’Europa”. Lo ha ribadito il presidente del Consiglio Enrico Letta nell’incontro con il premier spagnolo Mariano Rajoy.

Una lotta, quella contro la disoccupazione, che puo’ essere affrontata con strategie congiunte, specifiche ”task-force”. Un’Europa piu’ unita, dunque, per guardare al dramma dei giovani senza lavoro. Una priorita’ che e’ stata indicata oggi anche dal ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni.

Parlando nell’Aula della Camera, dove era in discussione il Def, ha confermato l’arrivo del decreto con le prime misure. E se le risorse per sospendere l’Imu, evitare l’aumento dell’Iva e per garantire la Cig in deroga sono le emergenze gia’ indicate dalla maggioranza, Saccomanni dice che ”se possibile” ci saranno nel dl anche le prime misure per aiutare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro.

Nel provvedimento potrebbero rientrare dunque aumenti delle agevolazioni fiscali per l’assunzione dei giovani, come anche minori paletti per i contratti a termine. Dopo il via libera al Def, il documento programmatico, il governo mettera’ mano alla ‘manovrina’ in un contesto in cui le previsioni per l’economia italiana sono ancora ”incerte e fortemente influenzate dallo scenario economico internazionale”, come detto dal ministro dell’Economia.

Segnale di queste incertezze e’ il dato sulle entrate tributarie nel primo trimestre: ammontano a 87,7 miliardi di euro con una flessione dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo comunica il ministero dell’Economia commentando pero’ che nonostante la crisi ”il gettito tiene”.

Tra le ipotesi che si cerca di verificare in queste ore, anche la possibilita’ di chiedere piu’ tempo per il pareggio strutturale. Ma da Bruxelles arrivano segnali non positivi rispetto a questa ipotesi. ”Per l’Italia raggiungere il pareggio di bilancio strutturale è molto importante alla luce del debito molto elevato del Paese”, ha detto il portavoce del commissario Olli Rehn.

”L’abrogazione della procedura per deficit eccessivo richiede un deficit sotto il 3% per quest’anno e per il prossimo, quindi guardiamo soprattutto a questo e insistiamo che il programma di consolidamento dei conti sia accompagnato dalle riforme essenziali per rafforzare l’economia italiana”, ha aggiunto il portavoce di Rehn.

Il commissario e il ministro Saccomanni ”sono in contatto, hanno discusso del programma di stabilita’, aspettiamo nelle prossime settimane i dettagli, in tempo per fare una valutazione il 29 maggio con le raccomandazioni specifiche per Paese”.

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