ROMA – Imu 2013: l’abolizione dell’odiata tassa sulla casa e sugli immobili è ancora tutta da venire che già nella grande coalizione si litiga su un nuovo fronte: la restituzione dell’Imu pagata nel 2012. Sono due personaggi di punta di Pd e Pdl sui temi dell’economia a darsi battaglia (di dichiarazioni, ovviamente): Stefano Fassina e Renato Brunetta.
Inizia il viceministro dell’Economia, ricordando ai giornalisti e soprattutto agli alleati del Pdl che la restituzione dell’Imu 2012 “non è in agenda”. Per non lasciare a Berlusconi la bandiera del partito anti-tasse Fassina sposta il dibattito sull’Iva, altra tassazione che tocca tutti: “L’obiettivo sul quale il Pd si è impegnato è scongiurare l’aumento dell’Iva previsto per luglio”.
Renato Brunetta è uomo vicinissimo a Berlusconi e ha molto a cuore la promessa di restituire l’Imu 2012 fatta agli italiani in campagna elettorale, con tanto di lettere a casa che hanno indotto più d’uno ad andare alle poste a richiedere il rimborso. Dopo aver incassato la sospensione – non l’eliminazione – della prima rata dell’Imu 2013 come un successo, il Pdl punta a portare a casa un altro punto del suo programma.
Così Brunetta si sente legittimato a replicare al suo omologo del Pd: “Ricordo a Fassina che da qualche settimana non è più responsabile economico del Pd ma componente di un governo di coalizione. Non è certamente lui a dover decidere, il tema andrà discusso e approfondito”.
Ma l’Imu non è solo una questione fra partiti. Alessandro Cattaneo, per esempio, è del Pdl, ma non è sulla stessa lunghezza d’onda di Brunetta. Il sindaco di Pavia, presidente dell’associazione dei Comuni, ha avvertito: “Non so se la restituzione delle somme versate nel 2012 ci sarà oppure no. In ogni caso non si pensi di chiedere altri sacrifici ai Comuni. Abbiamo già raschiato il fondo del barile”.