Imu sì, Imu no: come comportarsi con il 730 e rimborsi in F24

ROMA – Imu sì, Imu no: come comportarsi. Integrazioni e modelli. Che la sospensione a giugno della rata Imu sia molto probabile non toglie che entro il prossimo 16 maggio dipendenti e pensionati devono presentare al proprio sostituto d’imposta il modello 730/201, relativo al 2012, dove i contribuenti devono valutare se compensare il credito verso l’Erario in caso di proroga dell’imposta.

Imu no. In caso di abolizione dell’Imu sulla prima casa nel 2013, è preferibile non chiedere, nel modello 730/2013, il trasferimento del credito in F24 per la compensazione dell’imposta municipale (non più dovuta), in quanto la via più veloce per recuperare il credito trasferito e non utilizzato, è quella del 730 integrativo, con il recupero a conguaglio nei primi giorni di dicembre 2013.

Imu sì. Se, alla fine, la tassa sull’abitazione principale dovesse restare, conviene non destinargli parte del credito del 730/2013, solo se la prevista proroga del pagamento della prima rata sarà successiva rispetto al rimborso del credito da parte dei sostituti d’imposta.

Imu abolita dopo il 16 maggio. Se la tassa è stata abolita ma nel frattempo la dichiarazione semplificata consegnata, meglio destinare una parte del credito in compensazione dell’imposta municipale, si potrà modificare quanto indicato nel modello, presentando a un professionista abilitato o a un Caf, entro il 15 ottobre 2013, un nuovo modello 730/2013 integrativo.

Unico 2013. In alternativa al modello 730 integrativo, per correggere il quadro I, si potrà presentare l’Unico 2013 Persone Fisiche, chiedendo rimborso, o riportando all’anno successivo, il credito non compensato.

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