X

Imu-Tares, scadenza il 16 dicembre: attesi 15,8 miliardi

di Daniela Lauria |9 Dicembre 2013 11:28

Imu-Tares, scadenza il 16 dicembre: attesi 15,8 miliardi

ROMA – Il continuo cambio di regole sull’Imu sta ingolfando il sistema, mandando nel pallone contribuenti e Caf. La scadenza è fissata per lunedì 16 dicembre: Comuni e Stato attendono di incassare in tutto 15,8 miliardi e almeno la metà del conto peserà sulle imprese, senza contare le incertezze su Tares e altri giri di valzer su Ires e Irpef. Il Sole 24 Ore prova a fare i conti in attesa dei parametri decisivi:

IMU – Per i soli immobili strumentali, secondo le regole approvate finora e che adesso si prova a estendere una piccola fetta dell’Imu sarà deducibile dalle imposte sui redditi (Ires o Irpef, ma non dall’Irap), per il 30% nel 2013 e il 20% dall’anno prossimo: queste quote, a oggi, bastano in pratica solo ad attenuare in parte gli aumenti lineari imposti anche nel 2013 al valore fiscale di capannoni, alberghi e centri commerciali dal decreto “Salva-Italia”.

TARES – Sulle categorie produttive pesa anche una quota importante del tributo sui rifiuti, soprattutto nei Comuni che non hanno replicato la Tarsu impiegata fino allo scorso anno (a permetterlo è intervenuta solo a fine ottobre la legge di conversione del decreto che ha cancellato la prima rata Imu sulle abitazioni principali, Dl 102/2013) e che quindi assestano rincari pesanti soprattutto agli esercizi commerciali. Da lì, sempre il 16 dicembre secondo il calendario imposto dalla legge, arriveranno almeno 4 miliardi di euro, a cui si aggiunge il miliardo di maggiorazione che tutti, proprietari oppure occupanti «a qualsiasi titolo», saranno chiamati a versare allo Stato.

Scelti per te