Imu, un buco da un miliardo: terremoto, case fantasma e non solo

imuROMA – A Milano e Torino si accontentano, a Roma e Napoli decisamente no. Ma ci sono posti dove va anche peggio, come Perugia, Monza, Mantova e Lecce. Per i  Comuni italiani è tempo di fare i conti in cassa e vedere se l’Imu, in termini di incasso, ha dato i frutti sperati.  A livello di gettito complessivo, però, come spiega il Sole 24 Ore in un pezzo firmato da Gianni Trovati, potrebbe mancare all’appello circa un miliardo di euro.

La cifra, nel complesso, non allarma il governo ma è decisamente rilevante per i singoli comuni dove il gettito è stato al di sotto delle aspettative.  Il tutto dovrebbe essere corretto da un meccanismo che trasferirà le risorse da chi ha incassato di più ha chi ha incassato di meno. E’ il caso, per esempio, di Milano che potrebbe trasferire parte dei suoi soldi a Brescia, Como o Bergamo dove la raccolta dell’Imu è stata al di sotto delle aspettative. Quello che va messo a punto, però, è la tempistica e i meccanismi di trasferimento delle risorse.

Il buco Imu, spiega il sole, dipende per circa 500 milioni dal terremoto in Emilia. Ma non è solo dalle zone del disastro del 20 maggio che mancano i fondi. Spiega Trovati:

“Le case fantasma, che ancora sfuggono al Catasto e quindi al prelievo, potrebbero costare circa 350 milioni (una cifra analoga era stata stimata dal Sole 24 Ore a marzo), 70 milioni sono legati alla partita dei rurali (su cui peraltro il decreto fiscale 16/2012 ha introdotto agevolazioni ovviamente non calcolate nelle stime iniziali), mentre i mancati acconti da parte di contribuenti tenuti al pagamento potrebbero rappresentare circa 260 milioni”.

Per i sindaci, quindi, è tempo di fare i conti: il tempo stringe e il calendario è affollato. Entro il 30 settembre, infatti, vanno decisi eventuali ritocchi alle aliquote.

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