Home > Notizia per Notizia > Economia > In pensione 5 anni prima: ecco la procedura da seguire subito, guida pratica

In pensione 5 anni prima: ecco la procedura da seguire subito, guida pratica

Arrivare alla pensione 5 anni prima del previsto: esiste una procedura standard che può essere seguita da diverse categorie di lavoratori.

Per moltissimi italiani la pensione è un vero e proprio miraggio. Anche chi per età anagrafica sembra vicino alle soglie ordinarie o speciali che offrono la possibilità di accedere in anticipo alla pensione ha spesso difficoltà a soddisfare i requisiti contributivi richiesti da molte delle misure di uscita in vigore.

Le carenze dal punto di vista contributivo sono dunque un problema oggettivo per tantissimi lavoratori. Sia per le pensioni calcolate con il sistema contributivo puro che con quelle riferite al sistema misto, il peso dei contributi previdenziali è fondamentale per l’uscita dal lavoro e il raggiungimento della prestazione economica cui tutti gli anziani hanno diritto.

Ci sono lavoratori a cui manca solo qualche anno o addirittura soltanto qualche mese per poter raggiungere la soglia opportuna richiesta da una misura pensionistica. Ecco perché è necessario prendere in considerazione per tempo delle contromisure atte a recuperare anni contributivi. Una soluzione può essere per esempio offerta dalle maggiorazioni contributive.

Parliamo di strumenti che offrono un riconoscimento aggiuntivo per determinate situazioni lavorative, contribuendo a influenzare il calcolo di requisiti per la pensione, la sua misura del trattamento e, di conseguenza, il peso dell’assegno previdenziale finale. Esistono per esempio maggiorazioni che consentono di recuperare fino a 5 anni di contributi, rendendo così molto più facile arrivare alla pensione.

Recuperare 5 anni di contributi per arrivare prima alla pensione

Le maggiorazioni contributive si comportano come particolari agevolazioni legate ai contributi versati da un lavoratore. Grazie a simili strumenti, il montante contributivo di un lavoratore può in pratica arricchirsi di contributi aggiuntivi. Succede per esempio con l’invalidità.

A tutti i lavoratori dipendenti invalidi (con percentuale superiore al 74%) viene per legge riconosciuta una maggiorazione contributiva: si può richiedere all’INPS l’accredito di una sorta di bonus di due mensilità per ogni anno di lavoro svolto. Di conseguenza, con dodici mesi di lavoro possono essere accreditati per il diritto alla pensione quattordici mesi di contributi.

Donna anziana, braccia incrociate
Recuperare 5 anni di contributi per la pensione: si fa così – blitzquotidiano.it

Le maggiorazioni sono possibili anche per il lavoro in condizioni meritevoli di tutela. Quindi per alcune attività lavorative svolte in condizioni particolari, per esempio in zone sotterranee, nelle miniere o nelle cave, si ha diritto a una maggiorazione che permette di accedere prima alla pensione o di incrementare il trattamento di quiescenza. Ciò avviene in compensazione dell’impegno fisico e psichico richiesto dall’attività.

Possono essere oggetto di maggiorazioni anche i periodi di lavoro in sedi o condizioni disagiate o con rischi specifici. Vale per i servizi all’estero, le campagne di guerra. Gli interessati sono ovviamente i militari e i dipendenti statali (dirigenti, diplomatici…). Tutto ciò che bisogna fare per recuperare fino a 5 anni di contributi è assicurarsi di soddisfare i requisiti specifici per la maggiorazione contributiva.

Bisogna poi raccogliere tutta la documentazione necessaria, come per esempio certificati medici o attestazioni varie ottenute dal datore di lavoro. Infine bisogna rivolgersi all’INPS per completare la procedura inoltrando la richiesta. Abbiamo parlato di un vantaggio di 5 anni, perché esiste un tetto massimo quinquennale di anni recuperabili (per chi ha lavorato per 25 anni come invalido).

Gestione cookie