Con la nuova legge di bilancio arrivano importanti novità fiscali: sono previsti nuovi incentivi da 5.000 per alcuni lavoratori.
C’entrano i fringe benefit, i diritti dei lavoratori, le agevolazioni per la casa, Confindustria e la ricerca di manodopera da parte delle aziende. Partendo da tali questioni, tutte di enorme rilevanza per il Paese e il suo sviluppo, l’esecutivo ha deciso di finanziare degli incentivi speciali.
In tema di fringe benefit, la nuova manovra ha in verità pensato a diverse novità. Si è già parlato abbondantemente, per esempio, della conferma per il 2025 (e fino al 2027) delle soglie di esenzione fiscale e contributiva per i fringe benefit (1.000 euro per i dipendenti senza figli a carico e 2.000 euro per quelli con figli a carico). Inoltre sono state introdotte nuove agevolazioni per i benefit legati all’uso promiscuo di auto aziendali, con vantaggi più importanti a livello economico per chi sceglie di usare veicoli elettrici e ibridi.
Tra le misure importanti, anche se non si parla più direttamente di fringe benefit, va anche citato lo sforzo negli interventi per ridurre il cuneo fiscale, con l’obiettivo di sostenere i redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. E poi? E poi c’è un’altra novità assai interessante: un’agevolazione fino a 5.000 euro sotto forma di incentivi fiscali. Chi potrà sfruttarla?
Aiuto ai neoassunti: 5.000 euro di incentivi fiscali se si trasferiscono a cento km da casa
L’agevolazione è rivolta ai nuovi assunti che accettano di trasferire la propria residenza oltre cento chilometri dal luogo abituale per avvicinarsi alla sede del nuovo lavoro. E qui entra in gioco Confindustria, perché a volere l’introduzione di questo nuovo benfit è stata proprio l’organizzazione rappresentativa delle imprese manifatturiere e di servizi italiane.
L’incentivo serve a favorire la mobilità sociale e il reperimento di manodopera: in molte città, specie del Nord, ci sono aziende che non riescono a trovare personale. Ecco perché il Governo concederà un rimborso di 5.000 euro sotto forma di incentivo fiscale inquadrabile nella categoria dei fringe benefit ai neoassunti che si trasferiscono lontano per lavorare. Molto lontano. A più di cento chilometri dal luogo di residenza originale.
I 5.000 euro, in teoria, dovrebbero coprire le spese di affitto o manutenzione degli immobili. Bastano a favorire i neoassunti nel trasferimento? Forse non sono un enorme incentivo, ma di certo alleviano il peso economico da affrontare. L’esecutivo ha parlato di Piano Casa. E il nome è quello più giusto per una misura che prevede incentivi fiscali fino a 5.000 euro per i neoassunti che accettano di trasferirsi assai lontano pur di trovare una nuova occupazione.