ROMA – India, cancellata commessa da 500 mln dei 12 elicotteri Agusta di Finmeccanica. Sulla vicenda della presunte tangenti Finmeccanica al governo indiano per la vendita di 12 elicotteri Agusta Westland, poi aggravata dall’arresto dei marò italiani per l’uccisione di due pescatori, c’è un solo punto fermo: i miliari sono ancora detenuti, l’inchiesta prosegue, l’India, notizia di oggi, non spenderà più mezzo miliardo di euro, annullando il contratto dio fornitura, come riportano i media locali, citando fonti del ministero della Difesa indiano.
La decisione giunge alla vigilia di una riunione, fissata per domani, tra la Difesa indiana e rappresentanti dell’azienda anglo-italiana al centro di uno scandalo per corruzione relativo alla vendita di elicotteri AW-101 destinati al trasporto di personalità dello Stato indiano. Coincide anche con la presenza a New Delhi dell’inviato del governo per la questione dei marò, Staffan de Mistura, giunto domenica nella capitale per discussioni con il governo di New Delhi sulla complessa vicenda giudiziaria.
La società di Finmeccanica ha sempre negato ogni irregolarità nella procedura di assegnazione della commessa. Finora solo tre velivoli sono stati consegnati alle forze armate indiane. Secondo i media indiani, l’eventuale cancellazione del contratto rimette in gara le aziende concorrenti che erano state escluse, e cioe’ Sikorsky Aircraft, Eurocopter e Lockheed Martin.
Il 23 ottobre il ministero della Difesa indiano aveva inviato alla AgustaWestland una nota (”show cause notice”) in cui annunciava il proposito di cancellare il contratto da 560 milioni di euro con la giustificazione che era stata violato il patto di integrità. All’azienda era stato dato un termine di 21 giorni per rispondere al sollecito scritto. Il ministro AK Antony, a capo del dicastero della Difesa, aveva ribadito a fine mese che Agusta aveva ”violato il contratto” e che per questo era stata spedita nella sede legale nel Regno Unito la ”show cause notice” in cui si annunciava il proposito di cancellare l’accordo.
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