Inflazione, altra frenata a giugno, si assesta al 6,4%. Energia meno cara, ma carrello della spesa al 10,7%

L’inflazione continua a rallentare a giugno, segnando la prima variazione congiunturale nulla dal maggio 2021. Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra una variazione pari a 0 su base mensile e un aumento del 6,4% su base annua, dal +7,6% del mese di maggio.

Inflazione, altra frenata a giugno, si assesta al 6,4%

Si tratta del secondo mese consecutivo di rallentamento dell’inflazione dopo la risalita di aprile a 8,2%. In sei mesi l’indice dei prezzi è passato dal 10% di gennaio al 6,4% di giugno. Il dato è vicino a quello della Germania (6,1% a maggio, ultimo dato disponibile), ma resta ancora distante dalla Francia (+5,1% sempre a maggio).

Il dato resta comunque significativamente alto se paragonato ai prezzi alla produzione dell’industria che a maggio hanno visto il segno meno per un calo del 4,3% su anno e del 2,3% su mese merito del crollo dei prezzi delle materie prime.

Nei primi sei mesi 2023 italiani hanno speso 4 mld in più per mangiare

Coldiretti stima che nei primi sei mesi del 2023 gli italiani abbiano speso quasi 4 miliardi in più per mangiare, ma a causa del caro prezzi hanno dovuto tagliare le quantità acquistate. Mentre Federdistribuzione continua a registrare un “calo di vendite” dei beni alimentari nella grande distribuzione. “Le aziende della distribuzione sono in questi giorni impegnate a discutere ulteriori richieste di aumenti proposte da alcuni comparti industriali” fa sapere il suo presidente Carlo Alberto Buttarelli assicurando “collaborazione con il garante dei prezzi”

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Warsamé Dini Casali