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Inflazione su dell’1,2% a giugno: spesa rincara tra frutta, energia e benzina

di admin |28 Giugno 2013 13:46

Inflazione su dell’1,2% a giugno: spesa rincara tra frutta, energia e benzina (Foto LaPresse)

ROMA – L’inflazione sale dall’1,1% di aprile e maggio all’1,2% a giugno 2013. Secondo i dati Istat si tratta del primo rialzo da agosto 2012 e a pesare maggiormente sulla spesa sono la frutta, l’energia e i carburanti.

L’Istat spiega che contribuiscono all’aumento mensile anche i rialzi dei prezzi degli alimentari non lavorati (+6,9% per i prezzi della frutta fresca). Inoltre l’inflazione acquisita per il 2013 è pari all’1,1%, mentre l’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, rallenta all’1,2% (era +1,3% a maggio).

CARRELLO SPESA – A giugno la crescita dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, il cosiddetto carrello della spesa (dal cibo ai carburanti), è pari all’1,7% su base annua. Un valore più alto sia rispetto a quello di maggio (+1,5%) sia a confronto con l’inflazione (+1,2%). Secondo i dati Istat, su base mensile l’aumento è stato dello 0,4%. .

CARBURANTI – I prezzi dei carburanti a giugno rialzano la testa rispetto a maggio, mentre rallentano la discesa su base annua, secondo le stime Istat. Nel dettaglio le quotazioni della benzina salgono dell’1,2% su base mensile, mentre risultano ancora in calo, scendendo del’1,4% su base annua (in attenuazione dal -5,0% di maggio). Per il gasolio l’Istituto registra una crescita dell’1,0% in termini congiunturali e una flessione dell’1,7% a livello tendenziale (anche in questo caso dal -5,0% di maggio).

RIALZO A GIUGNO – Guardando all’indice armonizzato dei prezzi al consumo per i Paesi dell’Unione europea (Ipca), a giugno aumenta dello 0,3% su base mensile e dell’1,4% su base annua, in accelerazione di un decimo di punto percentuale rispetto a maggio (+1,3%).

Se si analizza l’andamento dei prezzi, settore per settore, emerge come a giugno, su base annua, i maggiori tassi di crescita si registrino per i capitoli ‘istruzione’ (+2,9%), ‘prodotti alimentari-bevande analcoliche’ (+2,8%) e ‘abitazione, acqua, elettricità e combustibili’ (+1,8%). Invece risultano in sensibile flessione (-4,2%) i prezzi delle comunicazioni.

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