Inps, crescita: boom contributi. Senza sconto nuovi assunti

Inps, crescita: boom contributi. Senza sconto nuovi assunti
Inps, crescita: boom contributi. Senza sconto nuovi assunti

ROMA – La crescita italiana del lavoro c’è e si vede: lo dice un indicatore importante, l’aumento dei contributi da lavoro dipendente che, senza lo sconto fiscale varato l’anno scorso dal Governo Renzi della decontribuzione sui nuovi assunti, arriverebbe al 2,5% di incremento. La decontribuzione per tre anni introdotta sembra quindi funzionare, guardando al trade-off raggiunto, cioè al positivo rapporto tra costi e benefici.

Quasi un miliardo e mezzo vale quel bonus in termini di mancato gettito per le casse dello Stato, non poco: e tuttavia i nuovi contratti hanno fatto incassare all’Inps un miliardo in più.

Lo sgravio dei contributi previsto dalla Legge di Stabilità per le assunzioni a tempo indeterminato ha già portato un mancato introito delle casse dell’Inps tra gennaio e settembre di 1,4 miliardi. Lo ha detto il direttore delle entrate Inps, Gabriella di Michele in una audizione alla Camera.

Nei primi 9 mesi l’Inps ha incassato 76,5 mld di contributi da lavoro dipendente (+1,36%, un mld) nonostante il mancato introito dovuto allo sgravio previsto dalla stabilità (1,4 mld). Così il direttore entrate Inps, Gabriella Di Michele: senza sgravi l’aumento sarebbe stato del 2,5%.

“L’aumento è eclatante, la ripresa economica si vede soprattutto nel lavoro dipendente”.

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