Inps e Agenzia Entrate vs frode contributi: “Versati 30mln€ tra Lazio e Abruzzo”

Inps e Agenzia Entrate vs frode contributi: "Versati 30mln€ tra Lazio e Abruzzo"
Inps e Agenzia Entrate vs frode contributi: “Versati 30mln€ tra Lazio e Abruzzo”

ROMA –  Agenzia delle Entrate ed Inps si sono unite per combattere la frode dei contributi previdenziali indebitamente versati. Tra Lazio e Abruzzo società fittizie hanno compilato falsi F24, permettendo la compensazione per 30 milioni di euro in “crediti indebiti” versati nelle casse dell’Inps. I due enti hanno messo in capo 114 ispettori che controllino le società fittizie delle due regioni che hanno emesso i falsi F24.

L’Agenzia delle Entrate in un comunicato spiega: “Si chiude oggi (19 luglio, ndr) la prima operazione messa in campo da 40 ispettori dell’Inps e 74 funzionari dell’Agenzia delle Entrate per contrastare la frode ideata da alcune società, con sede nel Lazio e in Abruzzo che, con il meccanismo della compensazione, utilizzavano crediti di imposta inesistenti per effettuare il versamento dei contributi previdenziali”.

Gli autori delle operazioni fittizie apparivano formalmente in regola usando degli escamotage che gli hanno permesso compensazioni indebite per 30 milioni di euro. Il meccanismo fraudolento svelato riguarda soggetti che, nel periodo 2009-2013, hanno pagato i propri contributi previdenziali tramite F24, presentati formalmente da soggetti inesistenti, le cosiddette “cartiere” (soggetti che producono solo “carte”, documenti), in cui sono stati indicati crediti d’imposta altrettanto inesistenti.

Queste operazioni fittizie hanno permesso al soggetto titolare della matricola Inps di risultare in regola con i versamenti previdenziali in quanto, per effetto della compensazione, l’Inps riceveva effettivamente quanto dovuto. Il bottino della frode, al momento, è di oltre 30 milioni di euro, considerando l’importo complessivo delle compensazioni indebite effettuate nel periodo indicato, 2009-2013. Di questi, all’incirca 20 milioni di euro sono relativi a contribuenti con sede nel Lazio.

Ingente è lo spiegamento di forze messe in campo per l’operazione, con una logica molto simile a quella dei blitz realizzati nel passato. I funzionari dell’Agenzia delle Entrate e gli ispettori dell’Inps hanno effettuato dal 18 luglio più di 60 controlli nei confronti di contribuenti e di alcuni professionisti ritenuti presunti registi della frode.

L’attività è la prima di una serie di operazioni che scaturiscono dalla collaborazione tra le competenti Direzioni Centrali dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps, dai rispettivi Uffici centrali ispettivi e antifrode e dalle articolazioni operanti sul territorio (in particolare, per l’Agenzia delle Entrate, l’ufficio Antifrode della Direzione Regionale del Lazio, l’ufficio Controlli fiscali della Direzione Regionale dell’Abruzzo e le Direzioni Provinciali I, II e III di Roma, Frosinone e L’Aquila e per l’Inps le Direzioni Regionali del Lazio e dell’Abruzzo), che hanno messo a frutto le potenziate capacità di incrocio dei dati disponibili.

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