Intesa San Paolo. Suor Giuliana verso la vicepresidenza al posto di Fornero

Suor Giuliana Galli

E suor Giuliana Galli la persona che i dissidenti della Compagnia di San Paolo vogliono per il posto di vicepresidente della fondazione lasciato vuoto da Elsa Fornero. “Ritengo che il mondo cattolico sia ingiustamente privo di rappresentanza all’interno del comitato di gestione”, spiega professore Stefano Ambrosini, uno dei consiglieri dissidenti della fondazione tra i firmatari del documento in cui si chiedeva la sfiducia del presidente Angelo Benessia.

“Una candidatura davvero ideale ci sarebbe – aggiunge – spero tanto che la persona a cui sto pensando accetti di sobbarcarsi questo onere”. La nomina della suora, torinese, 74 anni, designata dal sindaco Sergio Chiamparino, potrebbe quindi ricomporre le divisioni all’interno della fondazione torinese, dopo i contrasti delle settimane scorse.

Intesa Sanpaolo è chiamata, intanto, alla prova della trimestrale domani, con il consiglio di gestione convocato nel mattino a Milano per l’approvazione dei risultati. Dopo una prima riunione costitutiva del Cdg lunedì, l’appuntamento segnerà così l’esordio operativo di Andrea Beltratti alla presidenza, a solo una settimana dal rinnovo dell’intero board.

La saga delle nomine Intesa tra l’altro prosegue sotto altre vesti a Torino, con la ricerca di nuovi equilibri all’interno della Compagnia di San Paolo. Mercoledì le posizioni si sono ricomposte, dopo la fronda sulla gestione del presidente Angelo Benessia e l’accordo sembra reggere. Il nuovo vicepresidente, che sostituirà Elsa Fornero, dovrebbe quindi essere espressione degli undici consiglieri dissidenti, anche se qualche malumore resta.

Sulla vicenda delle nomine è tornato oggi il presidente del consiglio di sorveglianza Giovanni Bazoli, secondo il quale nella definizione del nuovo Cdg, “la banca ha dimostrato la sua autonomia, compattezza e forza in un momento delicato come questo sul piano internazionale”. Quanto al sistema di governance duale, “non c’é nessun pentimento, non è affatto in discussione. Ha funzionato bene nel triennio precedente. Mi auguro e sono fiducioso che continui a funzionare bene”.

Tornando alla trimestrale, il consigliere delegato Corrado Passera la presenterà nel pomeriggio in un incontro telefonico con gli analisti finanziari. C’é attesa, tra l’altro, sui possibili aggiornamenti sulla quotazione di Fideuram, alla luce anche di alcune voci sul possibile slittamento dell’Ipo a dopo l’estate a causa della forte volatilità dei mercati. All’ordine del giorno del Cdg, comunque, risulta solo l’esame dei risultati. Un nuovo appuntamento è comunque già in agenda a breve, venerdì 21 maggio, con la riunione del Cds.

La banca ha precisato che le attività per la quotazione di Fideuram proseguono regolarmente, senza decisioni formali sulla tempistica. Il prospetto informativo, tra l’altro, non ha ancora ricevuto il via libera della Consob. Cà de Sass ha comunque confermato in settimana di valutare un possibile interesse del fondo di private equity statunitense Hellman&Friedman a effettuare un investimento minoritario nella società in fase d’Ipo. Altre indiscrezioni di stampa riferiscono intanto di un negoziato in corso anche con Old Mutual, un gruppo di origini sudafricane con base a Londra che si vuole interessato a una quota di minoranza di Fideuram Vita.

I dubbi su Fideuram sembrano comunque aver pesato sul titolo in Borsa, sceso del 3,47% a 2,29 euro. Quanto ai dati, il mercato si attende una netta riduzione degli utili. Le attese in media degli analisti (consensus) si attestano secondo le elaborazioni di Bloomberg su un utile dimezzato a 516 milioni di euro, dagli 1,075 miliardi dello scorso anno. I ricavi sono visti invece in crescita a 4,2 miliardi dai 4 miliardi dello scorso anno.

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