Intesa SanPaolo, accordo con i sindacati: esuberi annullati

Intesa SanPaolo e i sindacati hanno raggiunto un accordo sul piano di impresa 2011-2015 (Foto Lapresse)

TORINO – Nessun licenziamento e 1.300 apprendisti confermati: Intesa SanPaolo e i sindacati hanno raggiunto l’accordo nella notte del 18 ottobre sul piano di impresa 2011-2015. Per far fronte alle novità previste dalla riforma del Lavoro del ministro Elsa Fornero la banca ha spostato gli obiettivi di impresa, quantificati in 380 milioni, dal 2013 al 2015.

Gli obiettivi saranno raggiunti con riduzioni dell’orario di lavoro, blocco degli straordinari, ferie obbligatorie e niente pagamento per le ex festività.

Le riduzioni d’orario saranno da 4 a 6 giorni a seconda delle diverse categorie, dirigenti compresi, nell’arco del triennio 2013-2015 e saranno retribuite secondo quanto stabilito dal Fondo Esuberi: si resta a casa ma si riceve il 60% della giornata lavorativa.

L’accordo, che sarà discusso con i lavoratori nelle assemblee, prevede anche l’estensione dell’orario di sportello dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20. Le aperture al sabato verranno decise applicando il contratto nazionale di lavoro: quindi chi lavorerà al sabato avrà comunque un orario distribuito su 5 giorni.

Sono stati ripristinati gli accordi disdettati sui buoni pasto da 5,16 euro (anche per i part-time con intervallo di 15 minuti), indennità, flessibilità orari, aspettative, permessi, trattamenti in tema di turni e reperibilità, part time, trasferimenti a richiesta.

Soddisfatti i sindacati: ”L’accordo raggiunto dà importanti garanzie sull’occupazione giovanile, ripristina un impianto complessivo di tutele economiche e normative per tutti i lavoratori del Gruppo e limita il contenimento dei costi con misure temporanee e molto al di sotto delle pesanti richieste aziendali”.

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