Intesa Sanpaolo, lavoratori in esubero

TORINO, 9 GIU – Intesa Sanpaolo ha confermato ''l'esistenza di potenziali 10.000 lavoratori in eccedenza'', ma ha spiegato che la procedura aperta riguarda gli 8.000 dichiarati nel Piano d'Impresa: 3.000 uscite nel triennio e riconversione di 5.000 amministrativi in attivita' commerciali. Lo affermano i sindacati che oggi hanno iniziato il confronto con la banca. Un nuovo incontro e' stato fissato per il 15 giugno.
''Le spiegazioni dell'azienda – affermano Dircredito, Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Sinfub, Ugl e Uilca – non ci hanno assolutamente convinto. Abbiamo contestato l'esistenza di 10.000 eccedenze, l'opacita' e confusione dei numeri relativi al personale eccedente e dei processi di riorganizzazione e di riconversione professionale. Abbiamo dichiarato l'assoluta indisponibilita' a rivedere gli accordi di armonizzazione e il nostro netto rifiuto a trattare uscite di lavoratori che non siano volontarie e incentivate, in coerenza con le rivendicazioni delle segreterie nazionali sul Fondo di Solidarieta'. Il confronto si presenta quindi estremamente difficile, in un contesto di forte tensione anche a livello nazionale''.

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