Intesa Sanpaolo. Utile sopra le attese, c’è fiducia su tutto il 2010

Pubblicato il 14 Maggio 2010 - 18:50 OLTRE 6 MESI FA

Utile in calo per Intesa Sanpaolo nel primo trimestre d’esercizio, a causa però soprattutto del confronto con imposte differite per 511 milioni che avevano aiutato il risultato lo scorso anno. L’utile è così di 688 milioni e in calo del 36% dal 2009. Senza le componenti non ricorrenti risulta a 710 milioni e in progresso del 10,2%.  E’ poi superiore alle attese degli analisti, che si attestavano a 516 milioni secondo le stime di Bloomberg.

Il consigliere delegato Corrado Passera può così presentare con soddisfazione la trimestrale agli analisti finanziari, sottolineando risultati “leggermente superiori al previsto” con “una redditività sotto ogni aspetto sopra le attese”, in particolare “se compariamo questi risultati a quelli del trimestre precedente”. C’é poi fiducia sull’intero 2010, con un utile netto visto in crescita dal 2009, anche grazie alle plusvalenze attese dalle azioni di capital management in corso di finalizzazione.

Sull’attesa quotazione di Fideuram non viene però alzato il velo, nonostante i nuovi chiari di luna sui mercati. “Sceglieremo il momento migliore – dice Passera -. Non abbiamo preso alcuna decisione finale e non possiamo fare alcun commento sul processo di quotazione di Fideuram. La banca sta facendo una performance soddisfacente”. In Borsa il titolo Intesa sconta intanto una seduta di crolli generalizzati. A fine seduta Cà de Sass lascia il 5,33% a 2,17 euro, ma in questo calo sembrano entrarci ben poco i dati trimestrali. “Probabilmente – nota anche Passera – siamo stati coinvolti in valutazioni emotive, che si proverà non essere razionali”.

 La speculazione che colpisce l’Italia sui mercati non ha ragion d’essere, spiega poi: “Sotto ogni aspetto le cifre italiane non giustificano certi dubbi. C’é molta emotività in quanto sta succedendo, è molto difficile capirlo. Sicuramente l’Italia è un paese che ha una situazione molto diversa rispetto a quella di quei paesi deboli che hanno creato la crisi”. Quanto a Intesa, “usciremo da questa crisi più forti dell’inizio”. La banca non esclude tra l’altro un’ulteriore crescita dell’attività all’estero. “Guarderemo fuori dall’Italia ma senza ansia – ha detto -. Se ci saranno delle buone opportunità saremo pronti a coglierle, senza però premere per una strategia in questa direzione”.

A fine marzo l’istituto vede un ulteriore rafforzamento del coefficiente patrimoniale Tier 1 (all’8,5%, dall’8,4% di fine 2009) e del Core Tier 1 (al 7,2% dal 7,1% di fine 2009). Tornando al conto economico, poi, i proventi operativi netti del trimestre sono di 4.223 milioni (+4%), mentre gli interessi netti ammontano a 2.407 milioni (-9,5%). Il risultato corrente al lordo delle imposte è di 1.141 milioni (+19,5%). Il risultato della gestione operativa è di 1.976 milioni (+12%). E’ poi più che raddoppiato il risultato dell’attività di negoziazione (da 107 a 218 milioni). (ANSA).