MILANO – Alla fine anche i cardinali hanno dato il loro “consenso” all’addio di Ettore Gotti Tedeschi dalla presidenza dello Ior, l’Istituto di Opere Religiose.
La Commissione cardinalizia di vigilanza della banca vaticana ha ”preso atto” della decisione del board dell’Istituto di votare la sfiducia al presidente Gotti Tedeschi e ”ha comunicato per iscritto” a Gotti Tedeschi che le funzioni di presidenza passano ”ad interim” a Ronaldo Hermann Schmitz.
Fino alla mattinata di sabato 2 giugno i cinque cardinali della commissione di vigilanza non avevano dato il proprio consenso alla sfiducia del Consiglio di sovrintendenza dell’Istituto.
Della Commissione fanno parte, oltre al segretario di Stato Tarcisio Bertone, Attilio Nicora, presidente dell’Autorità di informazione finanziaria, Jean-Louis Tauran, presidente del pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, Telesphore Placidus Toppo che è indiano e il brasiliano Odilo Pedro Scherer.
Il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha smentito le voci che parlavano di divisioni nella commissione cardinalizia: ”Le affermazioni pubblicate da alcuni quotidiani su una divisione tra i cardinali della Commissione di vigilanza sullo Ior sono assolutamente non fondate. Non c’è nessuna divisione all’interno della Commissione cardinalizia”, ha sottolineato padre Lombardi.
Padre Lombardi ha anche spiegato che la Commissione ha ”preso contatto” con Gotti Tedeschi ”come atto di cortesia” e ”per concludere il rapporto”, anche per quanto riguarda gli aspetti economici, e con la speranza ”che si ristabilisca un clima di correttezza anche nell’ambito della comunicazione”.
Sul successore di Gotti ci sarebbero i seguenti nomi in lizza secondo Repubblica: il tedesco Hans Tietmeyer, ex presidente della Bundesbank, “dato come candidato preferito da Joseph Ratzinger”,il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari e il notaio di Torino Antonio Maria Marocco, attuale consigliere del Consiglio di sovrintendenza dello Ior e membro del cda di Unicredit.