Ipotesi tassa di scopo su alcol e cibo trash per ospedali

MILANO – Nuove regole su ticket, esenzioni, rimodulazione dei tetti per la spesa farmaceutica, e una ipotesi di tassa di scopo su alcol o cibo spazzatura per finanziare la costruzione e ammodernamento degli ospedali: sono queste alcune delle ipotesi allo studio del Ministero della Salute e delle Regioni, come si legge in una bozza di lavoro inviata dal ministro Balduzzi alla Conferenza delle Regioni per discutere del nuovo Patto per la salute 2013-2015.

Nel documento sono contenute alcune misure per modificare quanto gia' previsto dalla manovra di luglio, che scattera' se non verra' raggiunta un'intesa entro il 30 aprile 2012. Ecco i punti principali del documento di lavoro.

– FABBISOGNO E FINANZIAMENTO: Il quadro del finanziamento del Ssn ammonta a 106.905 miliardi di euro per il 2011, 108.780 per il 2012, 109.294 per il 2013 e 110.786 per il 2014. Sulla base del fabbisogno, bisogna assumere decisioni condivise per attuare la manovra di luglio sulla sanita' prevista in 2,5 miliardi per il 2013 e 5 miliardi per il 2014.

– TASSA SCOPO PER EDILIZIA: per finanziare il Programma straordinario sull'edilizia sanitaria, previsto dall'articolo 20 della legge 67/88, c'e' l'ipotesi di una tassa di scopo, magari sugli alcolici o sul junk food (cibo spazzatura).

– BENI E SERVIZI: per ridurre la spesa su queste voci si pensa di farlo con la chiusura/riconversione obbligatoria dei piccoli ospedali entro il 31 ottobre 2013, magari utilizzando la metodologia impiegata per i piani di rientro.

– TETTI FARMACEUTICA: e' gia' stata portata all'attenzione delle regioni un'ipotesi elaborata dall'Agenzia italiana del farmaco per rimodulare i due tetti: abbassare dall'attuale 13,3% al 12,1% quello per la farmaceutica territoriale (con onere dello sfondamento a carico della filiera) e innalzare dal 2,4% al 3,6% quello per la farmaceutica ospedaliera (onere di sfondamento a carico della filiera per il 35% e delle regioni per il 65%).

– TICKET ED ESENZIONI: altro punto di intervento allo studio e' la reimpostazione della compartecipazione alla spesa e all'esenzione per reddito in modo da garantire un introito aggiuntivo di 2 miliardi di euro. I nuovi interventi dovrebbero "introdurre elementi di maggiore equita' sociale graduando la partecipazione e le esenzioni in funzione del reddito equivalente del nucleo familiare". Gli assistiti dal Ssn, indipendentemente dall'eta', si legge nel documento, "potrebbero essere assoggettati a forme differenziate di partecipazione alla spesa che tengano conto sia del reddito equivalente che della eventuale presenza di patologie o invalidita'".

I singoli interventi nel loro complesso dovrebbero assorbire le forme di partecipazione alla spesa gia' vigenti in campo nazionale, le economie connesse alla misura specifica della quota di 10 euro per ricetta per le prestazioni specialistiche e comprendere nuove forme di partecipazione alla spesa da determinarsi a livello nazionale per un importo di manovra pari a 2.000 milioni di euro a partire dal 2014.

– LEA: va affrontato il tema del loro aggiornamento, perche' il Dpcm del 2001 non corrisponde piu' alla pratica assistenziale garantita dalle regioni.

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